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Il popolo lucano conosce i terremoti. Riepilogo di scosse e 'sciami sismici'

24/08/2016



La Basilicata è considerata a rischio sismico per buona parte del territorio. E’ la catena appenninica ad essere maggiormente interessata. Il popolo lucano conosce molto bene questi fenomeni e da molto tempo ormai convive con sciami sismici di varia intensità. L’ultimo movimento registrato dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è del 23 Agosto con una intensità minima del 2.1 di magnitudo con epicentro il comune di Rionero in Vulture. Ricordiamo che un terremoto si considera significativo quando supera la magnitudo 3 in quanto viene avvertito anche dalla popolazione. Piccoli movimenti sismici tra Basilicata e Campania si sono verificati nel corso degli ultimi anni con intensità basse, come anche nel tavoliere della Puglia e collina Materana. Nel 2014 furono registrate piccole scosse tra Lauria e la Val D’agri con intensità massima di 3.2 magnitudo. Il 13 maggio 2013 si verificò un fenomeno di magnitudo 3.2 a Francavilla in Sinni. Nel settembre del 2012 sul Pollino si registrò una scossa di 3.7 seguita da uno sciame sismico nei giorni successivi con intensità più basse. Poi arrivò la scossa più forte, sempre sul Pollino, di magnitudo 5 della notte del 26 ottobre 2012.
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Nel dicembre del 2011 i tecnici dell’Ingv si recarono sul Pollino per installare 4 nuovi sismografi per monitorare meglio lo sciame sismico che si stava intensificando sul Pollino. Gli strumenti sono stati installati a Rotonda, Orsomarso, Castelluccio e Santa Domenica Talao.
Nell’area esistono due zone sismicamente nevralgiche: sono il bacino del Mercure e la faglia di Castrovillari-Frascineto, dove nella storia si sono verificati terremoti in alcuni casi devastanti (infatti parliamo di una zona ad altissimo rischio sismico). Il più recente è stato quello del 9 settembre 1998 quando, alle ore 13:28, un terremoto di magnitudo 5,6 richter colpì l’area localizzata al bordo settentrionale del bacino del Mercure nella Basilicata Meridionale, con epicentro tra i comuni di Rotonda, Lauria, Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore. Quel terremoto provocò un morto a Maratea, travolto da una frana innescata dal sisma.
Tutti i lucani hanno ancora negli occhi quello che accadde il 23 novembre del 1980, con il terribile terremoto dell’Irpinia che devastò interi comuni della Basilicata del nord e della Campania, causando migliaia di vittime.


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