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Assistenza domiciliare, anche nel Potentino il team di Auxilium

3/05/2016



Il servizio di Assistenza domiciliare integrata (Adi) avviato con successo nell'ambito territoriale di Venosa dell'Asp, ed esteso a novembre dello scorso anno nel Materano, diventa una realtà anche in tutti i Comuni del Potentino. A suggello dei risultati positivi raggiunti negli ultimi quindici anni nell'area del Vulture - Alto Bradano - tanto da far parlare in tutta Europa di un modello Venosa - a partire dal primo maggio i servizi di tipo infermieristico domiciliare e riabilitativo - gestiti dalla Cooperativa sociale Auxilium, selezionata dall'Asp attraverso procedure ad evidenza pubblica - saranno assicurati praticamente in tutto il territorio regionale.
Auxilium metterà a disposizione un team di medici palliativisti, infermieri, fisioterapisti psicologi e O.S.S. per lo svolgimento delle attività domiciliari nei confronti delle persone anziane o non autosufficienti. Parliamo dello stesso gruppo di lavoro, che ha consentito al modello Venosa di essere proiettato tra le prime dieci migliori pratiche in Europa (secondo uno studio realizzato su incarico del Ministero della Salute).
I risultati raggiunti negli anni, del resto, parlano chiaro: la cooperativa Auxilium nel 2015 ha garantito l'assistenza domiciliare a 1.890 pazienti, erogando complessivamente circa 120.500 tra le diverse tipologie di prestazione. Tra novembre e dicembre dello scorso anno, da quando il servizio di Assistenza domiciliare integrata è stato attivato anche nel Materano, sono state garantite a 1.129 persone quasi 30 mila prestazioni, per un totale di 23.106 accesso domiciliari (78.080 erano stati quelli nell'ambito territoriale di Venosa). Nell’area del Lagonegrese nell’arco di cinque anni, dal 2011 al 2015 di è passato da 472 a 611 assistiti, da 30.116 a 49.268 ore di assistenza infermieristica, da 6.266 a 12.549 ore erogate di assistenza riabilitativa.
Con l'estensione ai 100 Comuni dell'Asp si andranno a garantire servizi in un territorio ampio, con una popolazione complessiva di 376.182 abitanti (66.698 residenti nel capoluogo di regione) e con una tendenza all'incremento delle percentuali di popolazione over 65, che se oggi si attesta intorno al 20 per cento, nel 2030 (secondo dati Istat) potrebbe arrivare a circa il 29 per cento.
La cooperativa Auxilium, che attraverso il suo team gestirà il servizio di Assistenza domiciliare integrata - è nata nel 1999 su iniziativa di un gruppo di giovani studenti universitari originari di Senise, spinti dal comune desiderio di impegnarsi attivamente nel complesso mondo del disagio.


Solidarietà, qualità del servizio, centralità dell'utente, territorialità, lavoro di rete e quotidiana aspirazione all'eccellenza sono i valori storici che da sempre ne contraddistinguono l'attività. Basti pensare, che proprio grazie alla collaborazione con Auxilium, il modello di Assistenza domiciliare integrata di Venosa è stato giudicato fra le due migliori buone pratiche in tutto il territorio europeo.

Il servizio che oggi viene attivato anche nei Comuni del Potentino - nell'ambito dei servizi sanitari, socio assistenziali e sociali garantiti da Auxilium - è rivolto principalmente ad anziani e disabili affetti da malattie cronico-degenerative e non autosufficienti.
L'Assistenza domiciliare integrata (Adi) comprende un insieme eterogeneo di attività, che si estende da prestazioni mediche ad attività complementari a carattere sociale, finalizzate ad assicurare la salute del paziente. Il modello di assistenza domiciliare nasce proprio in alternativa al ricovero ospedaliero, favorendo la permanenza nel proprio domicilio dei pazienti. Circostanza, questa, che oltre ad andare incontro alle esigenze degli assistiti, determina un notevole risparmio nel sistema sanitario regionale, nell'ottica della riorganizzazione e della riduzione dei costi.




Attraverso l'ambito territoriale di Venosa la cooperativa sociale Auxilium - che gestisce il servizio infermieristico domiciliare e riabilitativo - ha garantito l'assistenza domiciliare a 1.890 pazienti in tutto il 2015, e a Matera - tra novembre e dicembre dello scorso anno, da quando è partito il servizio anche in quell'area - a 1.129 persone, la maggior parte delle quali con un'età superiore ai 65 anni.
Nel Vulture Alto Bradano e nel Materano - negli stessi archi temporali indicati sopra - sono stati totalizzati rispettivamente 78.080 e 23.106 accessi domiciliari, 74.572 e 23.106 giornate di assistenza, 123.323 e 31.563 prestazioni domiciliari. Ma sono state anche garantite 46.714 e 11.166 ore di attività infermieristica, 105.364 e 27.277 prestazioni infermieristiche, 11.353 e 6.181 ore di attività riabilitativa, 15.084 e 6.249 prestazioni riabilitative. Nell’area del Lagonegrese nell’arco di cinque anni, dal 2011 al 2015 di è passato da 472 a 611 assistiti, da 30.116 a 49.268 ore di assistenza infermieristica, da 6.266 a 12.549 ore erogate di assistenza riabilitativa.
Sono tantissime, tra l'altro, le tipologie di prestazioni assicurate. Nell'elencarne solo una parte, segnaliamo: medicazioni da piaghe di decubito ed ulcere nei diversi stadi, bendaggi, terapie iniettive, lavaggi vescicali e controllo dei parametri vitali, sostituzione placche urostomiche e gestione cannula tracheale, fleboclisi, emotrasfrusione, prestazioni di medicina riabilitativa Fkt prestazioni ad alta complessità assistenziale quali impianti a domicilio di P I C C, gestione PEG, carica elastomero, monitoraggio del dolore, nutrizione parentale.
Complessivamente, nel 2015, nell'area del Vulture Alto Bradano sono state erogate circa 120.500 tra le diverse tipologie di prestazione.
Nel Materano, tra novembre e dicembre dello stesso anno si è arrivati, in due mesi, a quasi 30 mila prestazioni, con una percentuale, nel periodo considerato, superiore a quella del Vulture Alto Bradano (in tutto il 2016, se dovessero essere confermate queste cifre si stima di raggiungere quota 180 mila).
Tra gli interventi maggiormente erogati, le medicazioni piaghe decubito al primo e secondo stadio (14.032 nel Vulture Alto Bradano nel 2015 e 5.259 nel Materano tra novembre e dicembre dello stesso anno), le medicazioni ulcere venose (6.964 e 795), i prelievi venosi (10.303 e 708), le terapie iniettive (2.252 e 1.525), le sostituzioni catetere (8.027 e 888), i lavaggi vescicali (6.054 e 160),il controllo parametri vitali (10.304 e 1.654), le fleboclisi (16.193 e 4.724), le prestazioni di medicina riabilitativa Fkt (15.084 e 6.120).
I numeri e le tipologie delle prestazioni, naturalmente, cresceranno ulteriormente con l'estensione dei servizi di Auxilium ai 100 comuni dell'Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), con una popolazione complessiva di 376.182 abitanti (66.698 soltanto nel capoluogo di regione).



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