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| Rotonda: la Dance Team inanella successi ai campionati italiani Fidesm |
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16/07/2024
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|  In occasione dei campionati italiani di Danza Sportiva (Fidesm) di Rimini, ancora una volta, la Basilicata attraverso un suo club, ovvero l’Associazione Dance Team Rotonda del Maestro Francesco Caputo, porta a casa significative affermazioni e piazzamenti degni di nota.
Infatti, dopo le altre competizioni, tenutesi durante l’anno in giro per l’Italia, nel corso delle quali, gli atleti e le atlete rotondesi hanno dato sempre prova di qualità ed eccellenza assoluta, la conclusione della stagione è stata molto rilevante con risultati che, di fatto, suggellano l’autorevolezza di questi giovani talenti.
Altra prestazione da incorniciare per Rebecca Caputo, che ha chiuso al primo posto nella massima categoria della salsa shine (classe internazionale), ovvero un solo gradino sotto il professionismo.
Successo anche per Sophie Tedesco, anche in coppia con Asia Cerbino. Ma, in generale sono state diverse le ottime prestazioni anche quando non è arrivata la vittoria, come nei casi di Nicole Bonifacio, Maria Rosaria Salerno e della coppia formata da Laura Bonacci e Simone Piragino nella combinata caraibica.
È senz’altro motivo di vero orgoglio sapere che, nell’ambito della danza sportiva nazionale, Rotonda, e quindi la Basilicata, sono presenti ed occupano il gradino più importante della classifica.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it
I RISULTATI SUDDIVISI PER TIPOLOGIA E DISCIPLINA
REBECCA CAPUTO
1 classificata nella salsa shine 12/15 AS (massima categoria)
SOPHIE TEDESCO
12/15 C
1 class. Merengue shine
2 class. salsa shine
2 class. Bachata shine
ASIA CERBINO e SOPHIE TEDESCO
12/15 C
Duo di bachata shine
1 classificate
Duo di salsa shine
3 classificate
NICOLE BONIFACIO
8/11 C
Finale, sesta su 66 atlete
MARIA ROSARIA SALERNO
12/15 C la sua prima esperienza in classe C porta ottimi risultati
63 su 101 merengue shine
69 su 149 salsa shine
70 su 161 bachata shine |
CRONACA
SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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