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Pasquale Natale e gli allenamenti a casa per i calciatori del Francavilla

22/03/2020



Durante questo periodo, senza alcun dubbio difficile per tutti, anche gli sportivi, soprattutto chi lo sport lo fa per professione, abituati ad allenarsi praticamente senza tregua, stanno affrontando questo momento di riposo forzato tra le mura di casa. Un problema non da poco per chi gli allenamenti li programma a lungo termine e deve “difendere” l'integrità dei propri ragazzi. Fatto sta che Pasquale Natale, storico prof. della Fc. Francavilla con la quale ha iniziato il suo lavoro di preparatore atletico nella categoria Eccellenza per poi proseguire dodici anni nella serie D, proprio non ne vuole sapere di rendere la vita troppo ordinaria ai suoi ragazzi, “per cercare di limitare i danni” - ci racconta - e se lo dice uno che preparatore atletico per calciatori professionisti lo è da tanti anni ormai, allora non si deve fare altro che ascoltarlo e, perché no, magari cercare di trarne consigli utili:
Innanzitutto, come sta e come sta vivendo questo momento di “ clausura “ ?
Direi bene, grazie!
Naturalmente per chi vive la maggior parte del proprio tempo su un terreno di calcio non deve essere semplice passare tutto questo tempo in casa.
Per noi tutti, abituati da sempre a vivere all’aperto e su un campo di calcio, certamente non e’ l’ideale stare tutta la giornata chiusi in un casa.
Soprattutto non avendo certezze su quanto durerà ancora tutto questo.
Dopo un breve periodo di adattamento, le cose sono migliorate, ma spero rimangano tali solo per poco tempo ancora.
Come impegna il tempo che ha a disposizione?
Dedico tanto tempo alla famiglia e ai figli. Inoltre studio e faccio tanti corsi online con esperti del settore, sul tema della preparazione atletica nel calcio.
Per quanto riguarda il lavoro sul campo interrotto invece?
Molto del mio tempo lo sfrutto anche per preparare schede per i miei calciatori, i quali, non riuscendo a gestirli direttamente su un campo di calcio o in una palestra, non li posso abbandonare e devo cercare di limitare i danni atletici, in caso di una eventuale ripresa del campionato.
Si sente spesso con i calciatori?
Si molto spesso, anche più volte durante la giornata.
Come organizza questo lavoro casalingo?
Non è per niente facile ma cerco di fare del mio meglio. Come già detto, bisogna limitare i danni e cercare di mantenere alto almeno il tono muscolare, insistendo su allenamenti isometrici e di contrasto da fare in spazi ridotti, dove gli obiettivi da raggiungere sono quelli della forza ipertrofica e massima, ma difficilmente si potrà andare oltre il mantenimento di quanto acquisito nella normalità. Poi, si devono contenere i carichi per non indebolire ulteriormente il sistema immunologico, che sicuramente si rafforzerà con l’allenamento costante e razionale, ma di questi tempi non bisogna assolutamente indebolirlo con eccessi e overtraining.
Poiché il calcio è uno sport di corsa, come fa a farli correre tra quattro mura ?
Infatti, non li faccio correre.
Neanche chi dispone di spazi liberi a propria disposizione?
La corsa, sotto forma di Fartlek, di intermittenza, di corsa con variazioni di velocità la fanno solamente quelli che non hanno la restrizione dell’attività motoria all’aria aperta, per cui è molto simile a quella che facciamo sul campo.
Gli altri?
Gli altri, quelli in clausura, considerato lo spazio ridotto, lavorano soprattutto su esercizi di Cardiofitness, con tempi di lavoro e tempi di recupero, per serie di circa 6/8 minuti.
Quindi fa una sorta di allenamento differenziato ?
Di solito due, forza e aerobica sia per quelli che si allenano all’aperto che per quelli che restano a casa. Nessun'altra differenziazione sulla base di test o altro, considerate le scarsi basi scientifiche che si hanno allenandosi senza attrezzi e in modo precario.
Quando ritornerà il campionato secondo lei ?
Non lo so e non ho la minima idea di cosa possa succedere da oggi a qualche settimana.
Sarà bello tornare a giocare, anche se forse per i calciatori non sarà molto facile?
Spero solo che ci diano qualche settimana di tempo per richiamare solo parzialmente la preparazione così come siamo abituati a fare, su un campo di calcio.
Nell’augurarle buon lavoro, le chiedo se vuole fare un appello o dire qualcosa sul tema del momento.
Le parole servono a poco in questo momento di sconforto per un intero popolo. Si devono solo rispettare le regole ed essere positivi. Sicuramente, andrà tutto bene !

Carlino La Grotta


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