Serie D/H: vince il Foggia, ma il Francavilla non demerita e recrimina
15/12/2019
Al “Fittipaldi” vince il Foggia grazie a un penalty allo scadere della prima frazione, ma la rabbia in casa Francavilla è tanta per una sconfitta immeritata e per alcune discutibili decisioni arbitrali.
Gara nervosa, soprattutto per l’atteggiamento ostruzionistico degli ospiti che spesso si lasciano cadere in area alla ricerca del rigore, indispettendo il pubblico, ma il direttore di gara non ammonisce mai nessuno.
Nei primi minuti non succede nulla di rilevante, se non un accenno di rissa al 11’ successivo a un fallo su Nolè.
Il Foggia è più aggressivo ma non è una bella partita e per vedere la prima opportunità da rete bisogna aspettare il 23’, quando Russo conclude dal limite e Caruso è bravissimo a deviare la sfera quel tanto che basta a farle toccare la parte superiore della trasversa ed uscire.
Al 26’ ci prova Di Masi su punizione, ma Caruso blocca a terra.
Alla mezz’ora tiro alto di Cittadino. Ma poco prima dell’intervallo, su una punizione dubbia, Diop in barriera respinge con un braccio: per il direttore di gara è rigore, che Cittadino trasforma.
La ripresa inizia sulla stessa falsa di riga del primo tempo, ossia con un brutto spettacolo ma con tanti falli commessi, con la differenza che il signor Milone inizia a sventolare cartellini a raffica.
Il clima in campo continua ad essere incandescente e al 21’ si accende un’altra mischia e ne fa le spese Viscomi, espulso giustamente per un brutto fallo su Tomas Grandis.
Al 29’ bel cross dalla destra di Matias Grandis, ma il pallone attraversa tutto lo specchio della porta senza che qualcuno intervenga.
Al 33’ gran tiro di Gerbaudo dal limite ma Caruso è bravissimo a respingere con i pugni.
Al 38’ opportunità per Farinola, che ha l’occasione per il pareggio dopo una straordinaria progressione di Flordelmundo, ma il tentativo esce sul fondo.
Al 41’ una rovesciata di Nolè dal limite va fuori abbondantemente.
I sinnici premono e meriterebbero il pari, ma i satanelli, anche se in inferiorità numerica, riescono a rintuzzare tutti gli attacchi degli avversari.
Al secondo minuto di recupero altra occasionissima per i rossoblu: cross di Nolè, colpo di testa di Maione ma la palla viene toccata con mano da un difensore foggiano, e finisce fuori ma l’arbitro lascia correre.
Non succede più nulla, i rossoneri vincono immeritatamente un match che lascia l’amaro in bocca agli uomini di Del Prete, condannati, ancora una volta, dagli episodi.
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi
Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua