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A Tirana le Arbëresh Book Days |
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8/10/2024 | Si sono concluse a Tirana, all’International Hotel, nella Sala "Abret", le conferenze e gli incontri che hanno caratterizzato "Arbëresh Book Days" (30 settembre – 1 ottobre). Giornate internazionali organizzate dal “Centro Studi e Pubblicazioni per l'Arbëresh” (QSPA). La direttrice di QSPA, Prof.ssa Diana Kastrati, ha ringraziato gli studiosi arbëresh presenti, per il loro importante contributo di ricerca e di studi e gli artigiani per i singolari e magnifici costumi portati all’importante evento. Subito dopo, la Vice Ministra degli Esteri, Sig.ra Silda Çepe, ha sottolineato lo straordinario lavoro svolto da QSPA. “Tante le emozioni provate nel toccare, ma soprattutto nell’indossare i costumi delle donne arbëreshe”. Inoltre, ha espresso tutto il suo compiacimento per le diverse attività mostrate, “una testimonianza – ha precisato - della buona volontà comune, una volontà in grado di rafforzare i legami e le relazioni spirituali degli albanesi con i fratelli italo-albanesi”. “Il popolo Arbëresh – ha sottolineato la Viceministra - ci mostra che la cultura arbëreshe è una bandiera che dovremmo tenere alta e con orgoglio”. Il sindaco di San Paolo Albanese, Mosè Antonio Troiano – intervenuto subito dopo - ha parlato della collaborazione tra i comuni dell’Arberia e il QSPA. Ha parlato dell'importanza del costume del comune di San Paolo Albanese e delle sue parti.

“Il costume rappresenta il legame con la storia, le radici, la cultura, le tradizioni, questo il significato vero e profondo”. Il Sindaco Troiano, nel proseguire, ha sottolineato la grande importanza che può assumere un rapporto proficuo non solo con il QSPA ma anche con il Governo Albanese. “Anche lo Stato Italiano – ha voluto precisare - ha il compito di rivedere la legge 482 del dicembre del 1999, perché, al di là di riconoscere le minoranze linguistiche, deve dare maggior importanza sociale ed economica alle tante comunità arbëresh”. La Prof.ssa Diana Kastrati ha poi fatto la presentazione dell'ospite speciale, l'antropologo Mario Bolognari, che ha tenuto una Lectio magistralis sul tema: "Vita, morte, resurrezione. Simbolismo e rituale del costume femminile arbëresh". Lo studioso ha parlato delle dinamiche migratorie in Italia e le conseguenze sulle comunità arbëreshe, una cultura – ha concluso - che va assolutamente salvaguardata e valorizzata. Teresanna Ferrara e Rosangela Palmieri hanno parlato del magnifico e ricco costume di San Paolo Albanese, delle tecniche artigianali, inoltre hanno descritto il complesso ciclo di trasformazione della ginestra. Giornate intense, dunque, in grado di rafforzare legami storici e di amicizia tra l’Italia e l’Albania, ma allo stesso tempo per continuare a tessere anche attraverso la ginestra e i costumi, quei sentimenti che legano da secoli comunità che non si sono mai separate. “Toccare la terra degli Avi – ha sottolineato Troiano - è sempre un’emozione grande. Gli occhi diventano lucidi, le sensazioni indescrivibili. Tornare nella Terra delle aquile e come ritornare nel grembo materno, diversi sentimenti ti prendono per mano e ti accompagnano in un viaggio dove memoria, presente e futuro si incontrano. Le radici hanno un richiamo speciale. La sensazione di rinascita è forte, coinvolgente, tocca profondamente il cuore. Da questi incontri si può capire meglio l’umanità, fatta di storie simili, di sogni, di speranze, di legami di sangue e di progetti unici che hanno come fine ultimo il bene comune”.
Vincenzo Diego
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