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Ultima tappa del tour Maratea 2026, per lo sviluppo di economia, turismo e territori dell'intero paese

1/03/2024

Tutta la Basilicata si è stretta ieri, giovedì 29 febbraio alla Galleria Civica di Potenza per sostenere la candidatura di Maratea a Capitale Italiana della Cultura 2026.
Come ha testimoniato il tour in quattro tappe Maratea: destinazione 2026 la Perla del Tirreno non è sola nella sua corsa: tutta la regione si è unita attorno alla candidatura, che rappresenta un'occasione unica per lo sviluppo del territorio. Un progetto non solo di intrattenimento, ma per l'economia, l'organizzazione e la formazione nel vasto campo della cultura e della creatività.
Comuni, istituzioni regionali e provinciali, realtà accademiche e culturali, fondazioni, tutta l'articolazione dell'impresa lucana, dalle aziende creative all'aerospazio, fino all’energia, all’automotive e alla bioeconomia, dopo l’esperienza di Matera 2019, credono nel sogno di Maratea e nella condivisione di un progetto ambizioso e innovativo, che ha visto nella realizzazione di reti e alleanze il suo cardine.
"Maratea ha raggiunto già un traguardo importante insieme a Moliterno – commenta Cosimo Latronico, Assessore Ambiente ed Energia della Regione Basilicata - Ci auguriamo che il dossier possa convincere la Commissione perché Maratea non è solo Basilicata, ma è Mediterraneo e Mezzogiorno. La leva della cultura è una leva di sviluppo proprio per le politiche di coesione del Mezzogiorno. Sarebbe quindi un'opportunità per l'intero Paese consentire che Maratea, con tutte le sue bellezze, insieme alla Basilicata e al Mediterraneo, possano vincere questa competizione”.
E proprio sull’importanza di questa vittoria per l’intero territorio lucano, e non solo, si è soffermato Mario Guarente, Sindaco di Potenza. “Bisogna sostenere strenuamente questa candidatura, rafforzata dal fatto che per la prima volta si cimentano insieme due realtà della nostra Regione, inizialmente concorrenti, ma che adesso lavorano insieme per conseguire un importante risultato, ovvero Maratea e Moliterno, ma non solo. Questa candidatura è per tutta la regione Basilicata. Così come è stato per Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, speriamo di avere la stessa fortuna. Il progetto fa inoltre idealmente il paio con la candidatura di Potenza a Capitale Italiana dei Giovani”.
A proposito di Matera, il suo sindaco Domenico Bennardi dichiara di tifare fortemente per Maratea e Moliterno “perché la perla del turismo tirrenico è stata in grado di costruire un gemellaggio con la porta di accesso dell'Adriatico. Per la Basilicata la vittoria sarebbe un valore aggiunto puntando su turismo, cultura e relazioni, che si creano oggi, ma anche per il futuro grazie a università e aziende. E questo è fondamentale per i nostri giovani affinché possano godere di una circolarità del sapere e per evitare, o comunque ridurre, il fenomeno dello spopolamento. Con la cultura si può creare economia, lavoro e industria creativa”.
Ne è da sempre convinto anche Daniele Stoppelli, Sindaco di Maratea per il quale questa candidatura “vuole essere il punto di partenza per lo sviluppo dell'intera. Partendo da Maratea si può creare uno sviluppo diffuso e l'unico legame che ci può essere è quello della cultura, perché la cultura unifica e attrae i popoli”.
“Questa è una candidatura di tutta la regione – aggiunge Antonio Rubino, Sindaco del Comune di Moliterno -. Moliterno era candidata a Capitale Italiana della Cultura, ma ha scelto di non presentare un proprio dossier e di unirsi a Maratea. Questo è il messaggio che oggi lanciamo da Potenza a tutta la Regione: unirsi su questo progetto perché Maratea 2026 è la candidatura dell'intera Basilicata”.
“Ci sono città, e questo è il senso della capitale italiana della cultura, che colgono l’opportunità della storia e della loro capacità progettuale, per costruire il futuro, alleanze, infrastrutture, rigenerare rapporti con chi offre e chi domanda, lavorare sulle possibilità di occupazione” evidenzia Stefano Rolando, Presidente della Fondazione Nitti e del comitato Maratea 2026. “Il vero premio è riuscire a incentivare la trasformazione. Tutta la filiera della Basilicata che abbiamo unito in questa candidatura - Maratea, Moliterno, Melfi e la stessa Potenza - è il complemento di Matera 2019 che si concretizza in uno sforzo della regione, di questo territorio, cogliendo nella cultura, un'economia, un sistema di infrastrutture da rinnovare, possibilità per i giovani per rimanere, ma anche una fruizione di qualità della vita. Ecco perché questa è una candidatura di prospettiva, di investimento. Aggiungiamo che il 2026 è l'anno delle Olimpiadi, un evento che darà visibilità in tutto il mondo al nesso nord-montagna: è interesse nazionale riequilibrare, con un progetto che nasce nel Mezzogiorno e rappresenta Sud e Mare”.
“Questa candidatura per noi è un piano strategico per progettare il nostro futuro e per poter essere anche un modello per altre realtà piccole, ma grandi allo stesso tempo che rappresentano la nostra Italia" ha spiegato Valentina Trotta, Assessore al Turismo del Comune di Maratea.
La partecipazione dei cittadini lucani a questa candidatura è stata un’ulteriore espressione della volontà di fare sistema secondo Antonio Nicoletti, Direttore APT della Regione Basilicata. “Questa di Potenza è stata una tappa fondamentale: abbiamo tirato le somme di quelli che sono stati gli incontri che abbiamo avuto a Roma, Milano e Maratea. Il momento è cruciale e lo viviamo con una grande carica che arriva dai territori, non soltanto dalle stanze in cui ci si prepara, si studia e si progetta. Abbiamo visto la partecipazione anche di tanti marateoti, ed è significativo del fatto che si possa fare sistema incontrandosi e confrontandosi sui contenuti e sui progetti”.
Progetti che hanno coinvolto anche il mondo delle imprese come testimonia Francesco D’Alema, Vicepresidente Confindustria Basilicata. “Questa candidatura è già una grande vittoria, perché così come è accaduto a Matera, anche su Maratea e i territori vicini, si creerà quella che ho definito ‘economia dell'aspettativa’ che è poi il fulcro centrale di un percorso e di uno sviluppo regionale e territoriale, delle comunità locali. È un cammino costruito sulla fiducia nel tessuto imprenditoriale, turistico, culturale, ricettivo, di servizi. La potenzialità di sviluppo economico l’abbiamo misurata sull’esperienza di Matera 2019, e ancora oggi continuiamo a registrare dati sempre positivi, migliorativi, di anno in anno. Faccio i mei migliori auguri alla comunità di Maratea, al team che sta lavorando sul dossier e a tutta la regione Basilicata perché l'obiettivo è unire punti. Siamo in grado di realizzare sogni”.
“Alcune realtà ed eccellenze dell’industria creativa della Basilicata associate al nostro cluster hanno presentato già delle proposte all’interno del dossier di candidatura” aggiunge Raffaele Vitulli, Presidente Cluster Basilicata Creativa: “I temi che vogliamo sviluppare con Maratea riguardano sia le competenze per i settori della cultura e della creatività coinvolgendo i giovani sia l’apporto di tecnologie e intelligenza artificiale applicate al turismo e all’heritage”.
Anche prestigiose fondazioni hanno confermato il loro supporto alla candidatura.
“È un desiderio diffuso quello legato a questa candidatura di provare a costruire un progetto di maggiore coesione dei territori. La Fondazione Enrico Mattei è a disposizione per supportare l’attività di progettazione, ma anche di animazione” afferma Annalisa Percoco, Ricercatrice Fondazione Eni Enrico Mattei.
“Noi di Fondazione Adriano Olivetti, siamo molto felici di sostenere la candidatura di Maratea. Adriano Olivetti è stato molto presente in Basilicata con il movimento di comunità e oggi il dossier di candidatura rimarca questo lavoro di rigenerazione, partendo dal mare e dalle montagne. E senza la rigenerazione, non c'è futuro. Fra l'altro la bellezza era per Adriano Olivetti in grado di elevare i territori e a Maratea ce n’è in abbondanza” sostiene Cinthia Bianconi, Presidente Fondazione Olivetti.
Non va dimenticato il prezioso apporto dell’università e la sua capacità di promuovere reti. “L'azione dell'Università degli Studi della Basilicata si basa essenzialmente su tre pilastri: la ricerca, la didattica, la stesura del progetto e il necessario supporto. Noi speriamo in maniera ottimistica di poter continuare questa avventura che è basata su un dossier che è espressione di una rete, una rete che coinvolge i Comuni, le istituzioni, l'imprenditoria e tutta la regione Basilicata” dichiara Nicola Cavallo, Prorettore Unibas.
Alla tappa di Potenza erano presenti anche Christian Giordano, Presidente Provincia Potenza, Franco Muscolino, Presidente Gal Cittadella del Sapere, Caterina Salvia Presidente Gal Percorsi, Nicola Vertone Presidente Gal Lucus, Angelo Zizzamia Presidente Gal Start 2020, Luigi De Lorenzo Presidente Gal Lucania Interiore, Valentina Trotta, Assessore Turismo del Comune di Maratea, Pepi Romaniello, Direttore Generale Cultura Potenza, Stefano Murciano, Responsabile marketing Rossini Opera Festival, Chiara Rizzi, Docente Unibas, Simona Bonito, Consigliera Pari Opportunità Provincia di Potenza, Luigi Catalani, Direttore Biblioteca Nazionale di Potenza, Antonio Colangelo, Presidente Cluster Lucano dell’Aerospazio, Ida Leone, Vicepresidente Cluster Energia Basilicata, Giuseppe Paternò, Cluster Lucano di Bioeconomia, Mario Zagaria, Componente del consiglio direttivo Cluster lucano dell’Automotive, Andrea Bernardo, Presidente Anci Basilicata, Luigi Scaglione, Presidente Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo e Vito Sabia, Presidente Unpli Basilicata.
L’audizione di “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario” si terrà martedì 5 marzo dalle 10:15 alle 11:15 e sarà trasmessa anche in diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura https://www.youtube.com/@MiC_Italia
Il tour Maratea: destinazione 2026 voluto dal Comune di Maratea e dall’APT Basilicata, è partito sabato 27 gennaio a Maratea. Dopo aver toccato Milano lunedì 5 febbraio e Roma il 19 febbraio si è concluso a Potenza, giovedì 29 febbraio.



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