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| La mediamorfosi Ucraina: una guerra che cambia cambiando i giornalisti |
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6/05/2023 | La conferenza su “L’informazione tra guerra e pace”, tenutasi presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “Federico II di Svevia”, ha concluso il ciclo “Il nostro tempo, il vostro futuro” organizzato da Fondazione e Associazione Nitti unitamente allo stesso Istituto e patrocinato dal Comune di Melfi.
Introdotta dal dirigente scolastico Prospero Armentano e dal direttore dell’Associazione Nitti Gianluca Tartaglia con il saluto dell’assessore comunale Sandro Panico, è toccato alla prof.ssa Maria Rosaria Monaco presentare il relatore della conferenza Michele Mezza, docente di Epidemiologia sociale, algoritmi e big data all’Università “Federico II” di Napoli e autore, tra gli altri, del libro “Net-war. Ucraina:come sta cambiando il giornalismo” edito da Donzelli.
A seguire l’interessante lezione una platea allargata di studenti e adulti visto che l’incontro ha arricchito anche il programma della Notte nazionale del Liceo Classico che l’I.I.S. “Federico II” di Melfi organizza da diversi anni.
“La Guerra in Ucraina è oggi un terribile laboratorio che ci mostra come perfino il combattimento oggi si basa sulla capacità di raccolta ed elaboraziondi dati e di sistemi intelligenti- ha affermato il prof. Michele Mezza-. La vera lezione che stiamo imparando da quella linea del fronte è l'importanza di una società civile consapevole e informata che possa essere parte sostanziale di un'attività di organizzazione tecnologica. In questo contesto il giornalismo diventa materia prima, diciamo meglio logistica militare, mentre i giornalisti devono riprogrammare il proprio profilo riunificando saperi e competenze sia nell'informazione che nell'informatica che diventano un unico percorso professionale”.
Alla conferenza erano presenti, tra gli altri, il consigliere provinciale Vincenzo Bufano e il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Destino.
Al termine dell’incontro soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori.
“La conferenza del prof. Michele Mezza è stata una conclusione che ha fatto anche da sintesi di molte cose dette nel percorso effettuato. Le tamatiche trattate (comunicazione, legalità, democrazia, libertà, informazione e trasformazione digitale) hanno colpito l'attenzione dei giovani che consegnano il loro futuro alla capacità di conoscere e di saper leggere i cambiamenti. E’ stata una esperienza positiva che ci soddisfa ampiamente”.
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