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Lunedì al via l'estate Anzese

6/08/2021

Inizia da lunedì 9 agosto la terza edizione dell'Estate Anzese a cura dell'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Filomena Graziadei con il supporto organizzativo della proloco locale ed i ragazzi e le ragazze del gruppo 'ANIMATAMENTE'. E la direzione creativa di Vincenzo Petrone.


“Potevamo scegliere di non far nulla in questo periodo così critico per Anzi e per l'Italia ma abbiamo scelto di dare comunque un segno di speranza al mondo della cultura e alle tante persone che ci gravitano, tra i lavoratori più penalizzati durante questi quasi due anni di pandemia -dichiara FILOMENA GRAZIADEI-. Avremo un programma ridotto ma significativo, ce soprattutto 'concettuale'. E ogni evento sarà rigorosamente accessibile solo avendo il green pass”.


Il programma culturale si articola principalmente su due festival (che si spera l'anno prossimo possano occupare tutto il mese di agosto).

Il primo è un grande ritorno: ANZI FOLK FESTIVAL (ideato e diretto da Vincenzo Petrone, artista anzese che dirige a Roma la galleria d'arte Mondrian Suite).


La prima edizione del festival si svolse ben 30 anni fa, nel 1991.


“Ho chiesto io a Vincenzo Petrone di rifare dopo tre decenni questo festival. Per me ha un valore storico ed affettivo. Quando lo organizzammo insieme eravamo studenti universitari, avevamo sogni e speranze. Oggi mi trovo ad avere l'onore di guidare Anzi e per qualcuno di quei sogni (che erano programmi dettagliati di politica culturale per Anzi già allora) cerco di trovare il modo di farli diventare realtà. Quest'anno anche con la collaborazione del Programma Operativo 'Val D'Agri Melandro Camastra' che ha sostenuto le idee messe in campo.

Aggiungo, con un po' di sano campanilismo, che il nostro ANZI FOLK FESTIVAL 1991 fu concepito ben sette anni prima di quello della Notte della Taranta di Melpignano. Non per avere una primogenitura ma solo per dire che anche noi ragazzi lucani sapevamo guardare avanti e credevamo che le tradizioni popolari fossero il futuro sia culturale che turistico delle nostre terre”.


“Il festival di 30 anni fa fu 'mitologico' -dice Vincenzo Petrone, direttore artistico dell'ANZI FOLK FESTIVAL-, eravamo poco più che ventenni universitari ed avemmo l'attenzione dell'Amministrazione del tempo e di alcuni intellettuali di grande rilievo: partecipò alle giornate di studio il grandissimo GERARDO MAROTTA fondatore dell'Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli (originario e innamoratissimo di Anzi), ci onorò della sua presenza in un convegno sulla demologia lucana TOMMASO PEDIO, indimenticabile storico della questione meridionale. Studiosi che hanno dato un contributo notevole alla conoscenza delle tradizioni popolari lucane”.


“Purtroppo facemmo solo due edizioni, poi le difficoltà organizzative ed economiche interruppero quell'idea che oggi riprendiamo. Il concetto era ed è quello di considerare il passato come un motore del futuro. Non quindi una operazione nostalgica ma spettacoli ed eventi in cui la contemporaneità agisce nelle vene del mondo tradizionale di cui siamo tutti figli. Capire quel mondo ci aiuta nel recupero di certi valori (come la solidarietà lucana tipica dei basilischi) che altro non sono che quello che oggi nei social chiamiamo 'condivisione' (nei nostri paesi si condivide ancora oggi il cibo col vicino, l'assistenza agli anziani, l'aiuto ai più deboli)”.


ANZI FOLK FESTIVAL si apre proprio con questo scambio generazionale. Lunedì 9 agosto la compagnia musicale 'PADRI E FIGLI' propone un concerto itinerante per le vie del Borgo di Anzi (a cui seguirà un concerto acustico in piazza Dante) tra due padri e i loro figli.

Due generazioni a confronto con gli strumenti della tradizione musicologica lucana e calabrese: il cupa cupa, la lira e la zampogna calabrese, l'organetto e il tamburello e persino la bottiglia. Rino Locantore (uno degli ultimi 'cantoro' lucani) e il figlio Pier. Alberico Larato e il figlio Giuseppe Mattia. Per dimostrare che anche un 15enne può appassionarsi al 'suo' passato culturale.


Il 10 inaugurano, al Palazzo Comunale (madrina la giornalista del tg1 MARIA SOAVE, originaria di Anzi) due mostre sempre nella rassegna ANZI FOLK FESTIVAL.

'Tra le Trame', mostra del ricamo artistico anzese quest'anno riconosciuto come eccellenza dalla scelta di FENDI di far confezionare alle ricamatrici dell'Associazione RICAMI DI IERI E DI OGGI una delle sue borse in rappresentanza della Basilicata nel progetto HAND IN HAND che ha voluto portare all'attenzione del mondo dell'alta moda le 20 tecniche più importanti dell'artigianato italiano.


La seconda mostra è un ritorno. La fotografa Paola Dee, pugliese che vive a Roma, 30 anni fa proprio nella prima edizione del Festival aveva fotografato Anzi in un magnifico bianco e nero. Dopo 30 anni è tornata fotografando non più con la classica reflex ma con l'iphone. E' cambiata la fotografia, è cambiata Anzi. “ANZI RIVISTA DALLA LUNA” presenterà i lavori di 30 anni fa e gli scatti contemporanei a colori: paesaggi e paesaggi umani pieni di poesia e bellezza.


L'altro progetto messo in campo si chiama 'TEATRAMBIENTE'.

Inizialmente previsto nei boschi e tra le fiumare anzesi, si svolgerà dentro il paese (in luoghi altrettanto suggestivi) causa Covid e norme di sicurezza.

Il progetto prevede spettacoli a impatto quasi zero (spettacoli e installazioni non hanno palcoscenico ma usano l'ambiente urbano come palco e scenografia, alcuni si svolgono al tramonto per evitare spreco elettrico, usano il paesaggio come scrittura drammaturgica e insomma si pongono nella direzione di uno 'spettacolo che contribuisca nel suo piccolo a un mondo sempre meno inquinato'. L'anno prossimo, dice Vincenzo Petrone, spero che il progetto si faccia come previsto: tra le montagne, in mezzo all'acqua, nelle foreste anzesi, nelle antiche grotte dei briganti; con zero luci e zero tecnologia inquinante. Quest'anno siamo all'anno zero in tutti i sensi.


TEATRAMBIENTE inaugura con due eccellenze lucane che si esibiranno sul palco naturale del Planetario di Anzi e della cinquecentesca Chiesa di Santa Maria.

RAFFAELE RIZZO (ballerino di talento del colossal in scena in questi mesi 'La Divina Commedia opera musical') e MIRKO GISONTE (compositore e chitarrista lucano legato alla musica popolare rielaborata in chiave contemporanea) si esibiranno in un duetto danza-suono in cui lo spettatore godrà oltre che dello spettacolo, anche dello spettacolo dell'ambiente poiché dal luogo dell'evento (1067m) lo spettatore può godere a 360 gradi di un panorama incredibile che va dalle Dolomiti Lucane all'orizzonte di Taranto e ovviamente ai monti della Val Camastra.


Il 10 agosto nell'ambito del Folk Festival si svolge la 'Festa del Grano', fonte vitale dell'agricoltura anzese e lucana. Alle 18 un convegno di studio 'IL FUTURO VIENE DA LONTANO: agricoltura e arte del ricamo tra tradizione e innovazione' in cui si intrecceranno due mondi apparentemente distinti ma che possono rappresentare per Anzi un motore importante di occupazione.


A seguire concerto degli ACCIPITER PMA, gruppo molto noto del folk lucano, di Accettura, guidato dal “vicesindaco artista” del Comune del 'matrimonio degli alberi', Pietro VARVARITO, giovane figura carismatica del panorama musicale della Basilicata.


11 agosto è la volta del gruppo 'Lo Squintetto', una band che mescola sonorità e strumenti della tradizione popolare in una chiave moderna. Insieme a loro tre ARPISTE DI VIGGIANO, paese dell'Arpa e produttrice da secoli di questo strumento per tutta la Basilicata e il mondo (l'ultima arpa prodotta a Viggiano volerà in questi giorni a Tokio per una musicologa giapponese che si è innamorata di questo strumento antico e raffinato).


ANZI FOLK FEST prosegue il 12 agosto con il gruppo campano “Nuove Officine Popolari”, un sound raffinato tradizionale anche qui inserzionato da sensibilità musicali nuove che creano un ponte verso il futuro tra ieri ed oggi.


TEATRAMBIENTE torna il 13 e 14 agosto con una INSTALLAZIONE QR-CODE (attualissima, metafora del tempo che viviamo) del gruppo CTL LAB CENTRO TEATRALE DI LATINA diretto da Marco Luongo. Sette attori-manichini (che ricordano le muse inquietanti di De Chirico) saranno collocate nelle strade e sotto le antiche arcate del centro storico di Anzi. Un QR-Code (inquadrabile col proprio smartphone) farà visualizzare sul proprio telefono il mologono di una attrice o un attore di cui il manichino è il 'sostituto temporaneo in epoca pandemica'.

Un momento di arte contemporanea e teatro, tecnologia e tradizione attoriale classica che si mescolano per raccontarci di come la modernità può aiutare le arti ma anche di come le arti hanno nostalgia degli attori veri, del pubblico vero, della socialità vera. UNA NOVITA' ASSOLUTA per Anzi e la Basilicata che troverà un grande ascolto soprattutto tra i giovanissimi.


TEATRAMBIENTE infine si conclude il 14 agosto con una messinscena teatrale che ha come 'nudo palco' il piazzale antistante dell'Antico Convento di Anzi (ora chiesa di Sant'Antonio). WELCOME TO AMERICA, messo in scena dalla compagnia MANDRAGOLA TEATRO, testo e regia della lucana GIULIA GAMBIOLI, rievoca il dramma del 25 marzo 1911 quando da un grattacielo precipitarono decine di persone in fiamme. Il palazzo ospitava la Triangle Waist Company che produceva camicette alla moda.

Le condizioni di lavoro erano disumane, i sistemi di sicurezza inesistenti (purtroppo come in questi giorni in Italia a oltre 100 anni da quel dramma).

146 persone, tutte immigrate, persero la vita in quell'incendio.

Tra queste 2 sorelle lucane di Armento, in Basilicata, partite con in tasca un tozzo di pane e 'il sogno americano'.




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