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Venti anni con le donne nelle forze armate: evento a Francavilla in Sinni |
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17/12/2019 | Il ventesimo anniversario dell'ingresso delle prime donne nelle Forze armate italiane sarà celebrato domani, 18 dicembre, alle ore 16 e 30, al Columbia Multisala di Francavilla in Sinni, con l'evento "Storie di donne". Nel corso dell’iniziativa, organizzata con la collaborazione dello Stato Maggiore della Difesa e dell'associazione culturale Occhio dell'arte, sarà presentato il “Calendario dello Stato Maggiore della Difesa Venti20: 20 anni con le donne nelle Forze Armate". Dodici mesi che raccontano e celebrano il lavoro svolto con professionalità dalle donne che, da ormai due decenni, prestano servizio nell’Esercito Italiano, nella Marina Militare, nell’Aeronautica Militare e nell’Arma dei Carabinieri. Nel corso della serata, condotta dalla giornalista del Tg1 Cecilia Primerano, interverranno il giornalista Alessandro Cecchi Paone e lo scrittore e critico letterario Andrea Di Consoli. Sul palco saliranno inoltre alcune donne militari delle Forze Armate, testimonial dell’evento, oltre che autorità militari e civili, tra i quali l’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, ed il sindaco di Francavilla sul Sinni, Romano Cupparo. Non mancheranno momenti musicali. A cominciare dal trio Amadeus, formazione cameristica composta dalla pianista Rossella Talarico, dal clarinettista Vincenzo Accattato e dal violoncellista Carmine Fortunato, nata con lo scopo di diffondere il repertorio musicale classico ma anche moderno e, in particolare, le colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema. A concludere la manifestazione sarà Giuseppe Gambi, tenore pop napoletano che proprio quest'anno compie 10 anni di carriera, che interverrà con la sua splendida voce di ambasciatore del bel canto italiano e napoletano nel mondo. Fu la legge 380 del 20 ottobre del 1999 a consentire alle donne di arruolarsi nelle Forze Armate permettendo, di fatto, all’Italia di allinearsi ad una realtà comune a tutti gli altri paesi membri della Nato. Da allora sono quasi 16 mila le donne “con le stellette” ed è a loro, fucilieri, piloti, marinai in servizio di ordine pubblico e nel controllo del territorio, pronte a ricoprire incarichi di vertice delle Forze Armate che il calendario è dedicato. “Un progetto iconografico - spiega Lisa Bernardini, dell’associazione culturale Occhio dell’Arte - che, mese dopo mese, scatto dopo scatto, porta a conoscere alcune componenti delle Forze Armate attraverso un militare donna che le rappresenta, impegnato nella propria quotidiana attività al servizio del Paese. Il reclutamento femminile può essere considerato come un’ equa opportunità di professionalizzazione, un mezzo per rafforzare il rapporto con la società, l’occasione favorevole per allargare il bacino dal quale trarre i professionisti per selezionare il meglio per ogni categoria di militari”. Per l’assessore regionale alle Attività produttive, Franco Cupparo, l’evento “rappresenta un evento carico di significati. Il primo: la presenza delle donne nelle Forze armate non ha solo arricchito il mondo della Difesa di sensibilità, profondità e consapevolezza, ma più complessivamente tutta la società italiana. Si realizza – sottolinea Cupparo – un ulteriore e importante passo avanti per il superamento di pregiudizi che, come testimonia la recente indagine Istat su ‘Gli stereotipi sui ruoli di genere e l’immagine sociale della violenza sessuale’, sono ancora ampiamente diffusi in particolare al Sud. Anche per questo siamo impegnati a rafforzare la collaborazione con il dipartimento per le Pari Opportunità presso la presidenza del Consiglio, per analizzare modelli culturali e fattori che influenzano gli atteggiamenti nello specifico verso la violenza contro le donne. In 20 anni – evidenzia – è stato dimostrato che la presenza femminile è indispensabile per la difesa delle istituzioni e per la sicurezza collettiva. Inoltre, la componente femminile, impegnata nelle operazioni di pace, rappresenta una risorsa fondamentale nell’interazione con la popolazione civile locale e, di conseguenza, nel perseguimento delle finalità delle missioni nei teatri operativi e degli scopi di cooperazione civile-militare. Le donne militari, in ambito nazionale e nelle operazioni internazionali, sono un moltiplicatore di forza e di efficacia nella ricostruzione, nei processi di stabilizzazione e nel mantenimento della pace. Le donne hanno la peculiarità di sapere e poter ascoltare la popolazione femminile. Il nostro auspicio – conclude Cupparo – è di aumentare il numero di donne, specie delle regioni meridionali, nelle Forze Armate per rafforzare il rapporto con la società”. I proventi della vendita del calendario saranno interamente devoluti all'associazione locale “Rinascita Meridionale”, dal 1997 punto di riferimento per donne e bambini in difficoltà. |
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