|
Recensione libro:Alessandro Campi “La politica come passione e come scienza” |
---|
9/04/2016 | Il libro di Alessandro Campi “La politica come passione e come scienza” di 200 pagine edito da Rubbettino, ed acquistabile al prezzo di 14 euro, parla di alcuni saggi di Raymond Aron raccolti in questo volume, redatti in un arco temporale che va dal 1995 al 2013. I testi vengono presentati, oltre che cronologicamente, nella loro versione originaria. Per renderli maggiormente fruibili, visto il tempo trascorso dalla loro pubblicazione iniziale, sono stati comunque corretti e integrati in alcuni punti o passaggi, oltre che aggiornati dal punto di vista bibliografico. Il primo di questi scritti ha per tema il conservatorismo e la destra. Per essere stato un critico risoluto del marxismo e della cultura di sinistra in tutte le sue espressioni intellettuali, a dispetto delle sue giovanili simpatie socialiste e repubblicane, Aron è sempre stato considerato in modo polemico e talvolta liquidatorio come un uomo di destra, come un conservatore (sebbene liberale), quando non come un reazionario vero e proprio. La pubblicazione in lingua italiana dell’unico suo scritto l’occasione per discutere sia l’esatta collocazione politico culturale di Aron sia le diverse espressioni e articolazioni che la destra ha assunto nella storia politica contemporanea.
Il secondo saggio, dedicato all’interpretazione aroniana della contestazione studentesca, è stato invece stimolato, come talvolta capita, da una banale ricorrenza: i quarant’anni dal Sessantotto. Immaginando il profluvio di titoli e pubblicazioni che quell’anniversario avrebbe prodotto anche in
Italia, ho pensato che potesse risultare utile la traduzione nella nostra lingua del pamphlet pubblicato da Aron a ri-dosso di quegli avvenimenti. Il mondo sul quale Raymond Aron (1905-1983) ha esercitato per decenni la sua attività di analista politico e di commentatore talmente lucido e penetrante da essersi guadagnato l’iperbolica fama di “Tucidide del XX secolo” non esiste più da un pezzo. La tensione Oriente-Occidente e le paure legate al confronto militare tra Usa e Urss, le grandi dispute ideologiche tra i “difensori della libertà” e i partigiani del “mondo nuovo” socialista, la lotta tra democrazia e totalitarismo, la contesa tra fautori del libero mercato e sostenitori della pianificazione tutto ciò ormai è storia.
Biagio Gugliotta
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|