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Unibas: "L'Ateneo produce ricerca e rispetta le norme"

21/11/2015

"Mi dispiace che si ripeta la convinzione secondo cui la Regione, attraverso il sostegno all’Unibas, paga gli stipendi ai dipendenti e ai professori dell’Università, e che questi non producano adeguatamente, e che quindi l’ateneo non raggiunga gli obiettivi previsti: innanzitutto, l’istituzione universitaria risponde per la propria attività al Miur e si sottopone regolarmente a tutti i controlli e valutazioni previsti per legge!".
Lo ha detto la Rettrice dell'Università della Basilicata, Aurelia Sole, in riferimento ad alcune dichiarazione del consigliere regionale Gianni Rosa (Fdi).
Sull’imputazione dei trasferimenti regionali agli stipendi si ricorda che non si tratta di una scelta discrezionale, bensì imposta dalla legge, e dall’accordo trilaterale Miur-Unibas-Regione Basilicata sottoscritto nell’agosto del 2011, che equipara i trasferimenti della Regione al Fondo di Finanziamento ordinario, ed è quindi necessario che vengano formalmente utilizzati per il finanziamento delle spese fisse di Ateneo (e quindi anche degli stipendi), in modo da ridurre “l’indicatore sulle spese fisse di personale” e migliorare le performance dell’Ateneo.
Inoltre "alle accuse di spendere soldi per assumere rispondiamo che l’organico dell’Ateneo si è ridotto nel corso degli anni sia per il personale docente (327 il massimo, tra docenti e ricercatori nel 2011, 307 nel 2014), che per il personale tecnico amministrativo (304 il massimo nel 1994, 287 nel 2014). Il nostro è un Ateneo virtuoso, ed è stato premiato nell’ultimo anno con un ritorno del 120% circa del turnover. Certo, solo tramite docenti e personale tecnico-amministrativo possono essere realizzate le finalità strategiche dell’Ateneo (nelle università è assolutamente preponderante l’apporto del capitale umano)".
"Quindi - ha sottolineato Sole - sul finanziamento regionale: vorrei ricordare al consigliere Rosa che i trasferimenti del fondo di finanziamento ordinario si sono ridotti negli anni e la Regione non riesce a dare correntezza dei trasferimenti relativi all’accordo, in un drammatico equilibrio di cassa che certamente non consente all’Ateneo sprechi o cattivo uso delle risorse, e che anzi ha generato un virtuoso processo di spending review".
Sul versante della ricerca, la Rettrice dell'Unibas ha poi ricordato che "l'attività dei docenti, che pubblicano ogni anno oltre mille lavori scientifici, è testimoniata anche dalle molteplici collaborazioni internazionali e dalla partecipazione a molti progetti di ricerca finanziati con fondi nazionali e internazionali. I risultati della valutazione della ricerca collocano l’Università della Basilicata nella media nazionale, sostenendo un confronto difficile tra i 'grandi poli culturali italiani' e un Ateneo come il nostro che opera in un territorio fragile, a bassa demografia e con grandi problemi infrastrutturali e di sviluppo competitivo”. Sempre nella valutazione dell'Anvur (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) per l’indicatore di terza missione “siamo tra i primi atenei con un valore pari a tre volte quello del risultato atteso per la dimensione del nostro Ateneo". L'Unibas vanta 158 laboratori di ricerca/didattica, una decina di campi di Scavi Archeologici, ed è titolare di decine di progetti europei, tra cui "ricordiamo a titolo semplificativo ma non esaustivo" il "Jean Monnet Chair in European Innovation Policy", il Progetto "Tempus IV- Baektel" “Blending academic and entrepreneurial knowledge in technology enhanced learning”, l'Ip (Intensive Programme) “La città scavata, paesaggio di patrimoni tra tradizione e innovazione”, "Edamus Sustanable Management of Food Quality", "Eu-Nice - Eurasian University Network for international Cooperation in Earthquakes", Elarch "Euro-latin America partnership in natural risk mitigation and protection of the Cultural Heritage".
Nell'Ateneo sono stati istituiti otto dottorati di ricerca, tutti accreditati dall’Anvur, di cui uno in collaborazione con Asi Centro di Geodesia di Matera, e due in consorzio con altri atenei, e uno internazionale, per un totale di 48 posizioni di cui 39 con borsa.
Per quanto riguarda invece il processo d’internazionalizzazione, negli ultimi cinque anni centinaia di studenti hanno partecipato al programma Llp Erasmus, all’estero, in Università e Centri di ricerca prestigiosi, per svolgere periodi di studio, tesi e tirocini formativi. Per questo l’Unibas ha ottenuto nel 2013 l’Erasmus charter for higher education (Eche), e per il 2014-2020.
L’Ateneo attualmente ha stipulato oltre 135 accordi Llp-Erasmus, e "la mobilità dei nostri studenti e docenti satura ogni anno le borse bandite". I dottorandi sono sottoposti per il 50% a mobilità europea e per il 50% a quella extra europea: "Abbiamo inoltre più di 70 accordi quadro e specifici di cooperazione scientifica e didattica con università e centri di eccellenza di ricerca europei ed extra Ue con università e centri di ricerca prestigiosi.
Unibas bandisce ogni anno circa 70 assegni di ricerca annuali su fondi di ricerca".
Bisogna infine ricordare che l’offerta formativa dell’Università della Basilicata si è ampliata quest’anno: eroghiamo 14 Corsi di Laurea Triennali, 18 Corsi di Laurea magistrali, di cui tre internazionali, 3 Corsi di Laurea a Ciclo unico. La Scuola di specializzazione in Archeologia, (di fama internazionale). Eroghiamo i corsi di Tfa, Tfa sostegno, Pass ed altri, e quest’anno otto corsi di Master di cui uno Internazionale, in collaborazione con aziende, enti pubblici e con il mondo delle professioni. Ogni anno sono attivate summer school internazionali nei vari campi della ricerca.
Guardando poi le classifiche "ci teniamo a ribadire che dalla Censis, Unibas è terza in Italia (su dodici) tra i piccoli atenei (quelli cioè con meno di diecimila iscritti). Un risultato importante, considerando la giovane età dell'Università della Basilicata, in relazione, anche in questo caso, con i dati di Almalaurea, che la vedono in linea con le medie generali nazionali". Il dato sugli iscritti da fuori regione porta l’Unibas al 32/o posto nella classifica del “Sole 24 Ore”, con un risultato dall’enorme significato positivo. In valore nominale, la percentuale degli studenti non lucani (19,3%) è in aumento rispetto all’anno precedente e superiore a quelle di Roma Tor Vergata, Padova, della Bicocca di Milano o della Federico II: si scopre, quindi, che un piccolo Ateneo circondato da grandi strutture del Mezzogiorno “supera”, in questo caso specifico, il Politecnico di Bari, l'Orientale, Tor Vergata, Genova, Padova e Milano.
Anche sui dati per le iscrizioni, lo scorso anno l’Ateneo lucano ha dimostrato una “tenuta” stabile in tutti i corsi di laurea, con +4,2% rispetto al precedente anno accademico.
Quest’anno alla data attuale, nella quale ancora non si sono chiuse le iscrizioni, rispetto ai dati dello scorso anno abbiamo un +1%, che porta l’Unibas tra le poche Università, in Italia, a non avere calo di iscrizioni.



Dati e attivita’ dell’Universita’ della Basilicata

DATI SOLE 24 ORE - Dall’analisi delle tabelle del “Sole” emergono elementi interessanti per l’Università della Basilicata: l’Unibas è sostanzialmente stabile nella classifica generale, con il 43° posto che gli permette, guardando asetticamente alle sole posizioni successive, di precedere strutture storiche e importanti come Bari, Palermo e Napoli. Un eccezionale ottavo posto è richiamato per il gradimento degli studenti, altissimo in classifica (e confermato dagli ultimi rapporti di Almalaurea): è la dimostrazione dell’impegno dell’Ateneo lucano in questi anni, premiato dai fruitori stessi dell’offerta didattica. Anche in questo caso, la Basilicata precede ad esempio Siena, Trento, Venezia e Roma.
BORSE DI STUDIO - L’Unibas, attraverso l’Ardsu, è tra i 27 Atenei in grado di erogare il 100% degli strumenti di sostegno: inoltre, per il 43% degli iscritti, le tasse sono inferiori ai 400 euro l’anno, e con un livello medio di tassazione tra i più bassi d’Italia. Bene anche l’indicatore relativo alla mobilità internazionale: è 20/a in classifica (prima di Padova, Ferrara e Venezia, solo per citarne alcuni) per la percentuale di crediti formativi ottenuti all'estero, che si traduce in un ottimo grado d'internazionalizzazione messa a disposizione dalla Basilicata ai suoi iscritti. Da altre ricerche in questo settore specifico, emerge che il 70% degli iscritti nell’Unibas “non conosce altra lingua oltre alla propria e all’inglese”, e quindi la mobilità in tutta Europa risulta essere un importante strumento per apprendere altre lingue.
ATTRAZIONE PROGETTI DI RICERCA - Stesso discorso per la capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca (32/a, prima di Napoli, Catanzaro, Udine e Torino) e sulla ricerca stessa (40/a), precedendo l’Orientale di Napoli, la Federico II, La sapienza, Lecce e Bari. Guardando nel dettaglio le tabelle dell’Anvur (l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) l’Unibas occupa posizioni di vertice anche nelle classifiche riferite “terza missione” (ovvero l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società).
OCCUPAZIONE DEI LAUREATI - La stima viene fatta sul campione complessivo e non omogeneo (quindi per laureati triennali, magistrali e a ciclo unico) con un tasso che resta comunque vicino al 48% (un laureato su due, quindi, lavora a un anno dalla laurea). Tutte le ricerche, a partire dal Rapporto Almalaurea, hanno però sancito che - in un contesto come quello lucano, dove l’offerta di lavoro è ancora pesantemente influenzata dalla crisi economica – gli studenti proseguono gli studi dopo il primo triennio, rimandando quindi al “post laurea di tipo magistrale” il vero ingresso nel mondo del lavoro.
A cinque anni dalla laurea magistrale, infatti, il 78,8% degli iscritti nell'Università della Basilicata (sempre secondo Almalaurea) ha un lavoro, rispetto a una media nazionale del 77,2%: un laureato magistrale nell’Unibas, inoltre, impiega mediamente appena cinque mesi per avere il primo contratto dall’inizio della ricerca di un lavoro.
LA RICERCA E LE COLLABORAZIONI CON IL MONDO PRODUTTIVO - L'Ateneo lucano sviluppa un'ampia attività di ricerca scientifica, che ruota attorno ai temi di riferimento per le sei strutture primarie. L'attività di ricerca dei docenti - che pubblicano ogni anno oltre mille lavori scientifici - è testimoniata anche dalle molteplici collaborazioni internazionali e dalla partecipazione a molti progetti di ricerca finanziati con fondi nazionali e internazionali. Di primissimo piano anche le attività della "terza missione", ovvero le collaborazioni con gli enti e aziende del territorio per il trasferimento tecnologico e l'innovazione.
OTTO NUOVI MASTER DI PRIMO E DI SECONDO LIVELLO: per venire richiesta del mondo del lavoro, l’Unibas ha attivato questi Master in collaborazione con aziende, enti pubblici e con il mondo delle professioni. Cinque dei nuovi master sono di primo livello – “Economia e Gestione dell’Impresa Cooperativa e Cooperazione Territoriale” (Egicot), “Visual Antropology and Public Art” (Vapa), “Osteopatia Strutturale”, “Patrimoni & Progetto, Tutela, conservazione e recupero del Patrimonio Architettonico e del Paesaggio” e “Idrocarburi e riserve. Tra tutela dell’ambiente, sviluppo e mercato” (Iris) – e tre di secondo livello: “Petroleum Geoscience” (terza edizione), “Medicina e Salute di Genere”, e “Progettare il legno”.
GLI STUDENTI UNIBAS NEL MONDO - Uno dei punti cruciali dell'attività dell'Università della Basilicata è anche quello dell’internazionalizzazione della ricerca e della didattica, con la partecipazione ai principali progetti europei di mobilità internazionale. Negli ultimi cinque anni centinaia di studenti hanno partecipato al programma Llp Erasmus, all’estero, in Università e Centri di ricerca prestigiosi, per svolgere periodi di studio, tesi e tirocini formativi. Per questo l’Unibas ha ottenuto nel 2013 l’Erasmus charter for higher education (Eche) per il 2014-2020, un documento indispensabile per la partecipazione al nuovo programma Erasmus+. L'Ateneo ha stipulato oltre cento accordi interistituzionali Erasmus plus con quasi tutti i Paesi europei. Uno dei principali progetti di cui è capofila è l'Elarch (Euro-Latin America partnership in natural Risk mitigation and protection of the Cultural Heritage), un programma Erasmus Mundus che prevede mobilità studentesca fra università italiane e latino-americane.
ASSISTENZA AGLI STUDENTI DISABILI - Nell’Unibas è attivo il servizio di tutorato per studenti con disabilità che vengono affiancati da studenti senior selezionati in base alla compatibilità con i percorsi di studio. L’assistenza comprende anche l’espletamento delle prove d’esame e delle prove d’ingresso, il reperimento del materiale didattico e il disbrigo di pratiche burocratiche. Il servizio di tutorato è attivo anche per studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa). Sono stati potenziati i servizi di trasporto attrezzato con pedana termoidraulica, di accompagnamento per gli spostamenti all’interno dei locali, e di cura della persona in senso generale. L’Ateneo è anche dotato di un’aula multimediale con venti postazioni informatiche utilizzabili dai disabili motori, attrezzature e software specifici per ipovedenti e sordi.




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