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Recensione del libro “Dio e il mondo” di Robert Spaemann |
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22/06/2015 | Nel libro “Dio e il mondo” di Robert Spaemann a cura di Leonardo Allodi e Giacomo Miranda vengono ripercorse le tappe della vita e delle idee di questo filosofo.
Nei dieci capitoli cui si suddivide il libro, Robert Spaemann descrive episodi, esperienze ed incontri che lo hanno duramente segnato.
Dialoghi ed episodi formano così un libro nel quale egli racconta la sua vita ed il proprio itinerario intellettuale.
Elementi biografici e filosofici si mescolano, e il racconto, come è tipico per questi e molti altri dialoghi con Spaemann, si allarga fino a sfociare in un nuovo pensare.
Ne è derivato un panorma di immagini e di pensieri nati da momenti di vita, ritratti, discussioni e posizioni, che farà gioire chi conosce Spaemann, ma terrà viva l'attenzione di ogni altro lettore che ancora non lo abbia incontrato “ i due interessi della ragione”, un testo che ripropone il suo pensiero degli ultimi anni, costituisce il punto conclusivo e l'ultimo atto di questa concisa biografia intellettuale in forma di dialogo.
Pertanto le pagine del libro son ben più di un semplice bilancio in retrospettiva:
tratteggiano un'appassionante avventura intellettuale, durata oltre un cinquantennio, in cui le vicende biografiche rinviano ai grandi temi di metafisica etica, antropologia e filosofia della storia nella cornice di un dialogo ininterrotto tra mondo e Trascendenza.
In sostanza il libro è interessante per il tema in esame ed offre importanti piste di lettura e va letto con attenzione per comprendere e metabolizzare bene i concetti espressi.
Biagio Gugliotta
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