Ambiente-cultura-eventi- 9/03/2015 - Milano. Mostra di foto “ Dal vecchio Portello a Villapizzone”

Milano. Mostra di foto “ Dal vecchio Portello a Villapizzone”

9/03/2015

E’ stata presentata ,nella Biblioteca di piazzale Accursio, la mostra fotografica “Dal vecchio Portello allo storico quartiere di Villapizzone”.
Sono intervenuti Cinzia Rossi, responsabile Biblioteca Accursio; Antonio Barbalinardo, vicepresidente della Fondazione Carlo Perini, Antonio Iosa, presidente della Fondazione Carlo Perini; Rosario Pantaleo, presidente Commissione Area Metropolitana, Decentramento, Servizi Civici del
Comune di Milano, Simone Zambelli, presidente del Consiglio di Zona 8 , Massimo Maggiaschi, presidente della Commissione Cultura del Consiglio di Zona 8.
Il curatore della mostra, il lucano di Pisticci Antonio Barbalinardo, nella sua relazione di apertura ha detto , tra l’altro, “Questa ricerca racconta il territorio in continua trasformazione.
Il percorso fotografico parte dall’ex area industriale del Portello, attraversa le vie dei suoi quartieri con le piazze, le chiese, le scuole, i monumenti e gli edifici vecchi e nuovi in un panorama di espansione urbana dove, nel corso degli anni, sono stati costruiti insediamenti residenziali, commerciali e del terziario avanzato .
La mostra è stata suddivisa nella parte storica d’introduzione, dove sono state riportate alcune foto dei quartieri di ieri e alcuni di questi luoghi sono stati riportati con foto attuali a colori.
I quartieri interessati dal percorso fotografico sono il Portello – Accursio, la Cagnola – Varesina, Piazza Prealpi – Mac Mahon, il Parco Testori già Campo dei Fiori con l’area di via Console Marcello e lo storico quartiere di Villapizzone.
La mostra ,appunto, vuole raccontare il territorio nella sua trasformazione urbanistica e sociale.
La ricerca fotografica parte dai luoghi dell’ex area industriale dell’Alfa Romeo del vecchio Portello, dove nel 1910 fu avviata l’industria automobilistica a Milano, che nel corso degli anni diventò il famoso marchio conosciuto in tutto il mondo “Alfa Romeo”, marchio voluto e fatto conoscere dall’ingegnere Nicola Romeo , di origini lucane di Montalbano Jonico, che nel 1925 divenne Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Società, carica che ricoprì fino al 28 maggio del 1928 quando abbandonò ogni carica e si ritirò nella sua Villa di Magreglio in provincia di Como, dove morì il 15 agosto 1938.
Sull’ex area industriale dell’Alfa Romeo, oggi è sorto il Nuovo Portello Sud, che comprende le Residenze Parco Vittoria, il complesso terziario con gli edifici di LG Electronics, Vittoria Assicurazione e la Casa Milan mentre oltre il viale Renato Serra, c’è il Nuovo Portello Nord con il Centro Residenziale di edilizia libera e convenzionata, le aree terziarie e commerciali dell’IPER, meglio conosciuta come Piazza Portello.
La mostra attraversa i quartieri del territorio Circoscrizionale e arriva nello storico Quartiere di Villapizzone, comune autonomo fino al 1869, quando fu aggregato al comune di Musocco che è stato un comune autonomo fino al 1923 con la sede del Municipio nello storico edificio di Piazza Santorre di Santarosa. Il comune di Musocco è stato autonomo fino al 1923, quando con il Regio decreto n° 1812 del 2 settembre dello stesso anno, fu aggregato al comune di Milano in riguardo al mito della “Grande Milano” voluto allora da Mussolini che acquisì altri 10 comuni limitrofi a Milano, che, in continua espansione, aveva bisogno di aree nuove dove far sorgere strutture e i nuovi impianti che servivano alla città, come ,per esempio, impianti ferroviari a Lambrate, il grande collettore di fognatura al Vigentino e il Cimitero Maggiore ,più conosciuto come il cimitero di Musocco , proprio dal nome del comune di Musocco.
Presentare una mostra fotografica è un po’ diverso che presentare un libro dove l’autore deve spiegare un poco quello che vuole dire con il suo libro, invece la mostra si spiega e presenta da sola con le sue immagini pertanto siete voi che nel vedere le immagini fotografiche ne trarrete i commenti e le osservazioni.”
La mostra, con orari della Biblioteca, resterà aperta fino al 31 marzo.

Giovanni Labanca