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Recensione libro:Gery b. H Gorton “Perché non vediamo le crisi” |
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31/01/2015 | Nel libro di Gery b. H Gorton “Perché non vediamo le crisi” edito nel 2014 dalla Casa Editrice Franco Angeli, si propone di offrire al lettore un’analisi innovativa della crisi del 2007 negli Stati Uniti d’America che è entrata in un fase di normalizzazione nel 2009 una crisi che non era stata prevista dopo quella tremenda crisi del 29’ che mise in ginocchio l’intera economia americana, tant’è che l’autore del libro si chiede come mai gli economisti, i banchieri e la più ampia parte dell’opinione pubblica, dai governanti, agli attori dell’informazione economica finanziaria, non sia stata in grado d capire le cause di questa crisi e di anticiparne l’arrivo.
La crisi economica del 2007 ricorda quella crisi, che fu superata grazie alle geniale idea del Presidente degli Stati Uniti Roosvelt di adottare il New Deal, ed ha investito anche molti paesi europei come la Grecia l’Italia ecc. dove l’economia stenta ancora a decollare.
L’autore del libro nell’introduzione, afferma che il problema della cecità cognitiva è rappresentabile dal fatto che molti guardavano la realtà, lo svolgimento degli eventi, ma nessuno ha visto e capito che varie forze e tendenze stavano combinandosi nella tempesta perfetta.
La crisi finanziaria è una vicenda complessa la cui spiegazione non può essere solo economica ma richiede l’impiego di strumenti interpretativi di chiavi di lettura tratti da campi di disciplinari diversi come gli attori coinvolti , le politiche governative che hanno posto la premessa della crisi finanziaria, modelli di regolamentazione e suplervisione che hanno fallito l’obiettivo di prevedere la crisi finanziaria e che esprime tempestivamente le radici profonde.
Biagio Gugliotta
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