|
Recensione libro: Danni Collaterali di Z. Baumann |
---|
5/06/2014 | Danni collaterali è il titolo del saggio scritto dal sociologo polacco Zygmunt Bauman. Bauman e pubblicato dalla Casa editrice Laterza, in cui descrive una società angosciata dal consumismo, in cui gli individui si sono trasformati da produttori a consumatori.
Nella società liquida, gli individui vivono in modo frenetico e si adattano alle consuetudini del gruppo per evitare l’esclusione sociale, che si basa sul non essere accettati nel ruolo di consumatori.
La disuguaglianza, sia economica sia sociale, unita alla sofferenza umana che viene generalmente inclusa nella sfera della “collateralità”, sta diventando uno dei problemi più rilevanti della modernità e sussiste il rischio conclamato di restare vittime collaterali delle iniziative umano o di qualsiasi evento catastrofico
La politica non si preoccupa adeguatamente della disuguaglianza sociale, non la contrasta in maniera adeguata e probabilmente in futuro la situazione potrebbe peggiorare e l’autore di questo libro analizza questa disuguaglianza, l’aumentare di pari passo rispetto ai danni collaterali.
I poveri, nella società moderna, rappresentano il danno collaterale di una collettività non più guidata da valori morali, ma dalla ricerca esasperata del guadagno e del consumo dove vi è un divario tra ricchi che conducono una vita agiata e persone che vivono in condizioni di marginalità o quantomeno percepiscono un salario di sussistenza.
Nel libro si parla anche della disuguaglianza sociale uno dei maggiori problemi del mondo tra ricchi e poveri che non è stato ancora risolto.
Da quest’ampia disamina dei problemi affrontati nel testo, emerge che ogni evento provoca un effetto collaterale come la guerra, i genocidi, le dittature come il fascismo in Italia, il Nazismo in Germania ed Il comunismo in Unione Sovietica del secolo scorso.
Biagio Gugliotta.
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|