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A San Costantino si è ripetuto il rito dei Nusazit |
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13/05/2014 | Si è ripetuto, a San Costantino Albanese, il tradizionale rito in onore della Madonna della Stella, protettrice del piccolo centro arbereshe.
La Madonna, dopo la messa, celebrata rigorosamente secondo il rito ortodosso, è stata portata a spalla al Santuario, situato a monte dell’abitato. Prima di accompagnare la Sacra Madre alla sua dimora, si è consumato l’antichissimo rito dell’accensione dei caratteristici pupazzi di cartapesta, chiamati “nusazit”. I fantocci, posizionati sul palco al centro della piazza, vengono fatti esplodere al momento dell’uscita della Madonna dalla Chiesa Madre. I pupazzi vengono posizionati su strutture circolari girevoli ed imbottiti di razzi e polvere pirica.
I fantocci, costruiti a grandezza d’uomo, rappresentano una donna (nusja), abbigliata in modo elegante e colorato, un pastore (kapjiel picut), con due forme di formaggio sulle spalle, due fabbri (furxharet) ed il diavolo (djallthi), acceso per ultimo. I dolci ed antichi suoni delle ciaramelle, delle totarelle e delle zampogne hanno allietato la soleggiata mattina di maggio, ed infuso tanta allegria nei visitatori, che hanno apprezzato l’evento.
Il rito dei nusazit di San Costantino Albanese è l’unico esempio in Italia. Un rito che attira turisti provenienti non solo da ogni parte del Bel Paese, ma anche dall’estero. Un bagno di folla, che neppure quest’anno ha deluso le aspettative, si è riversato nel piccolo centro arbereshe, in questo secondo week-end di maggio.
San Costantino Albanese, peraltro, si conferma uno dei pochi centri italiani che ha mantenuto intatte e quasi inalterate le tradizioni ed il folclore arbereshe.
Nicoletta Fanuele
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