|
Si è ripetuto a Latronico il miracolo della manna di Sant'Egidio |
---|
23/03/2014 | Si è ripetuto a Latronico il «miracolo della manna». Un segno di benevolenza del santo quando, solo in uno o più venerdì di marzo, dall’affresco raffigurante Sant'Egidio che fa penitenza in un eremo, trasuda un liquido incolore. Su unaparete della cappella dedicata al patrono c’è un affresco raffigurante l’incontro di Sant’Egidio con il re Goto Wamba, che durante una battuta di caccia in un bosco della Gallia, ferisce una cerva che fugge impaurita. Il re con i suoi uomini insegue l’animale, che li conduce in una spelonca dove trovano appunto l’eremita Egidio, a cui la cerva garantiva nutrimento con il suo latte. Proprio su questa parete, ormai da tre secoli, si può assistere al miracolo.
Le cronache raccontano di questo evento già dal 1709, quando si verificò in modo «eclatante»; nel 1716, si racconta che, il popolo era preoccupato per il verificarsi di calamità naturali e pregava Sant'Egidio affinchè le facesse cessare. La preghiere furono esaudite e quel liquido rappresentava probabilmente il segno del «miracolo» o della protezione del santo protettore. Il 22 febbraio del 1728 il vescovo promulgò il decreto secondo cui il liquido si può raccogliere ogni volta che si presenta. Da allora il misterioso evento si ripete quasi ogni anno. La gente l’attende con ansia, anche perché per caso o chissà per cosa, quando l’evento non si è ripetuto, l’anno non è trascorso sotto buoni auspici.
Come nel 1918, quando era ancora in corso la prima guerra mondiale o nel 1944, la seconda guerra mondiale.
lasiritide.it |
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|