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A Teana si è svolto un convegno sul carnevale come strumento di valorizzazione |
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14/02/2014 | A Teana ieri presso la sala multimediale Marino di Teana, si è parlato del carnevale lucano, delle sue peculiarità e tipicità ma anche delle grandi opportunità che la sua opportuna valorizzazione può dare. Nel corso del convegno è stato presentato il libro “Il riscatto di un popolo in maschera” di Vincenzo Giuliano, studioso oltre che appassionato conoscitore della tradizione. Il convegno ha visto la presenza del sindaco di Teana Vincenzo Fiorenza a fare gli onori di casa, particolarmente attento a questi eventi e visibilmente fiero della tradizione del proprio paese; Teana dal punto di vista culturale soprattutto ultimamente sta assistendo a tanti importanti momenti culturali, l’ultimo in ordine di tempo, il convegno su Marino di Teana. Sono intervenuti il Presidente della Proloco Teana Vincenzo Lo Vaglio, che nel presentare il libro si è soffermato sull'importanza di riscoprire l'identità culturale del popolo lucano attraverso le proprie tradizioni, quali appunto il Carnevale per far si che i piccoli centri abbiano una speranza di sopravvivere, e questi eventi possano far decollare l’economia locale. E’ stato presente anche il presidente dell’associazione carnevali lucani Rocco Stasi, impegnato fortemente nella valorizzazione di quell’immenso patrimonio lucano che è il carnevale, andando a scovare tutte le peculiarità locali, e fare squadra e collaborare per far crescere ulteriormente la tradizione del carnevale e a riscoprire tutti i carnevali più significativi e che si è dichiarato positivamente stupito dell’attaccamento locale rinvenuto verso la tradizione del carnevale. Sono intervenuti i consiglieri regionali Aurelio Pace e Vincenzo Robortella, che hanno portato il loro contributo e impegno dalla loro parte nel sostenere le importanti occasioni di promozione delle peculiarità e risorse regionali come nel caso di questa significativa occasione culturale. Il convegno è terminato con l’intervento di Vincenzo Giuliano l’autore del libro, che ha visto pienamente sposate le sue tesi dai vari relatori, sostenute nel libro, quali l’importante e profondo senso magico del carnevale e la sua forte valenza identitaria nonché l’essenza stesso, il significato profondo della pratica del carnevale, l’essere in sostanza un rito propiziatorio, da ripetere ed eseguire ogni anno puntualmente e con attenzione per ottenere i risultati sperati. Il carnevale lucano ha le sue peculiarità, in una regione come la Basilicata che come hanno opportunamente segnalato i consiglieri regionali, che ben conoscono la nostra regione, è così ricca e varia, è sorprendente ritrovare tradizioni carnevalesche così particolari tra di loro. I carnevali lucani, sono tutti l’uno diverso dall’altro, ma hanno tutti una base comune, se osservati attentamente. Il connotato portante della nostra identità regionale è proprio quello della ruralità, di piccole comunità, di un popolo tradizionalmente di agricoltori e pastori, proprio per questo non deve stupirci che tutti i carnevali abbiano a che fare in qualche modo con il mondo animale e vegetale. Aliano con le sue Maschere Cornute, Cirigliano e le Stagioni, Lavello e i Domini e Pettla ngul, Montescaglioso e il Carnevalone, Satriano l' URSS e u Rumit San Mauro forte con i Campanacci, Teana con l' orso e quello stano corteo e Tricarico con la mandria in transumanza, costituiscono tradizioni importanti della nostra identità regionale, della nostra storia, valenza antropologica e culturale appunto, oltre che importanti occasioni di vera valorizzazione e promozione territoriale.
Maria Rosaria Rondinelli
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