 Tempo fa erano in pochi a scommettere sulla tenuta degli Agriturismo nel nostro Paese,Al contrario, dobbiamo segnalare un successo inaspettato per la qualità del servizio e i prezzi assolutamente vantaggiosi ,il tutto corroborato dal cibo naturale a centimetri zero, nel senso che tutto quello che finisce a tavola è stato coltivato nell’orto sottostante la struttura o nella stessa zona. E’ stata anche una buona scommessa imprenditoriale che ha permesso a moltissimi nuclei familiari di vivere decentemente nella propria terra. Insomma, è stato visto giusto quando le Regioni hanno aiutati tanta gente a mettere su un agriturismo. E nemmeno va dimenticato che si è dato mano alle ristrutturazioni di casolari di campagna altrimenti abbandonati che ha creato un indotto non indifferente.
Era logico, dunque, che prima o poi si sarebbe organizzata anche una Fiera per mettere in mostra le novità che possono migliorarne i servizi, sempre più richiesti.
A Novegro, nel Parco esposizione, alle porte di Milano si svolgerà la seconda edizione di Agriturismo in Fiera ,il 18 e 19 prossimi.
Dal lusso al low cost, dalla collina al mare, per bambini dagli 0 ai 3 anni, per amanti di sapori delicati e nostrani o per "fissati" di benessere psico-fisico, pratiche zen e simili: non c'è tipologia di agriturismo che non si possa incontrare, direttamente, e conoscere in questa prima manifestazione in Italia ,dedicata completamente a chi ha o a chi usufruisce di strutture agrituristiche, che siano in Italia o all'estero, sedi ottimali per una la prossima vacanza da pregustare fin da ora. E da programmare, volendo, attraverso il contatto diretti con i gestori delle strutture che, oltre ai volantini, si promuovono anche con prodotti tipici regionali durante le degustazioni organizzate ad hoc per avvicinare i milanesi ai sapori d'altrove. Per i veri buongustai la fiera ha un Agri-ristorante, poi, dove consumare pranzi e cene a base di piatti naturali e tradizionali che caratterizzano la cultura eno-gastronomica del nostro BelPaese ,mentre, per i più curiosi e per i bambini, c'è la Agri-fattoria. In questo spazio Agriturismoinfiera è ospita esperienze originali trasportandole in un ambiente metropolitano a portata di mano per grandi e piccoli cittadini. Lama, capre, pavoni da toccare, conigli da coccolare, asini e cavalli da cavalcare e un fitto programma di laboratori alla scoperta dei segreti della campagna tra semi, apicoltura e falegnameria. Altre attività coinvolgenti come spettacoli teatrali e dimostrazioni saranno ospitate sul "green carpet", la novità dell'edizione 2014, dove sfileranno i valori, i sapori e gli odori degli agriturismi di tutto il Paese. Aperta dalle 10 alle 21, sabato 18 gennaio, e dalle 10 alle 20 domenica 19, la fiera è una vetrina aggiornata e completa dove poter scegliere la prossima vacanza ,ma è anche una semplice ed ottima occasione per riscoprire ricchezze rurali di tutta Italia, pur restando in città.
“Il settore dell’agriturismo in Italia ha registrato una crescita del + 57,3%, negli ultimi 10 anni, con 5 milioni di agrituristi che valgono oltre 1 miliardo di euro”. A dirlo è Stefano Lamberti e Alessandra Aspesi, gli organizzatori della fiera. (www.agriturismoinfiera.it/it/).
In Italia oggi sono presenti circa 20.000 agriturismi e il criterio di scelta di queste strutture si basa ,in primis, sul buon rapporto qualità/prezzo (69%), sulla sua posizione (53%), sui luoghi da visitare nei dintorni (49%), sull’elasticità della struttura nell’accettare soggiorni di lunghezza variabile (42%), sul tipo di trattamento proposto (41%), sulla presenza di un ristorante (37%), sulle attività per i bambini (26%) e infine sulla possibilità di portare con sé animali domestici (24%). Per il 72% degli Italiani, la recente crisi ha influenzato le vacanze contro il 24% degli stranieri ma nonostante questo dato l’agriturismo continua ad avere successo. Tra le regioni preferite dagli stranieri ci sono la Toscana (46,3%), la Sicilia (15,9%), l’Umbria (15,4%) e il Veneto (14,7%). Anche gli italiani preferiscono quelli in Toscana (59,0%) e in Umbria (38,2%), poi nelle Marche (18,6%) e nel Trentino Alto Adige (17,6%).
“Questo successo dimostra l’importanza strategica di questa realtà nell’industria turistica nazionale - continuano Lamberti e Aspesi - per questo Agriturismoinfiera vuole essere una grande opportunità per tutti. Oltre 300 strutture provenienti da tutte le regioni si raduneranno per mettere in mostra la propria offerta, e non si tratterà solo di ricezione turistica ma si assaporerà la campagna con tutti i suoi sapori e profumi. Oltre alle attività ludo-didattiche per i giovani visitatori sono previste vere e proprie full immersion nel mondo della vita a tutto green”.
Nel panorama vastissimo degli agriturismo trova la sua buona collocazione anche la Basilicata che hasaputo bensfruttare le opportunità di lege e trovare sbocco lavorativo in un settore dove bisogna impegnare tanto il lavoro quanto la passione,visto che, in buona parte, gli agriturismo sono a conduzione familare, sia per contenere le spese, sia per garantire stabilità economica alle future generazioni. In Basilicata sono stati aperte ben 229 strutture, dislocate quasi in tutti i comuni, visto che la tipologia territoriale ,tra bellezze incontaminate, ne favorisce lo sviluppo. Una delle aree che maggiormente ha interessato questo tipo di accoglienza è quella del Parco Nazionale del Pollino, nel cui perimetro primeggia Terranova di Pollino, la porta di accesso alla più grande riserva naturale d’Europa e denominata, non a caso “la perla” del Pollino. Cinque sono gli agriturismo di maggior richiamo, dislocati soprattutto alle boscose falde del monte caro ad Apollo, da cui prende il nome: Giardini degli Dei, Masseria Cantore, La Garavina, Acquagentile, Alagia. Alla Fiera di Novegro, in rappresentanza di tutti, sarà presente il titolare dei Giardini degli Dei che prende il nome da una stupenda località del monte tra sorgenti ed abeti secolari a 1800 metri di quota, Salvatore Guarino , che con i genitori conduce la piccola azienda di famiglia.
“ Sarò alla Fiera di Milano per vedere le novità del settore, perché è basilare essere costantemente aggiornati se si vuole soddisfare la clientela sempre più esigente, com’è giusto che sia. Il viaggio sarà lungo,ma sono certo che non saranno kilometri sprecati.”
Come è andata la stagione finora da voi ed in generale in Basilicata?
Non possiamo lamentarci. Durante le recenti feste natalizie abbiamo registrato il tutto esaurito, ma anche il resto dell’anno abbiamo retto bene alla crisi, raggiungendo addirittura un più 3% rispetto alle passate stagioni. Quello che maggiormente ci penalizza, a Terranova , è la situazione pessima della unica via di accesso che, colpevolmente, la Provincia non provvede a sistemare. Comunque, il cliente affezionato torna sempre in compagnia, perché sa che il sacrificio per venire a Terranova è ben ricompensato dalla nostra calda ospitalità e da una cucina prettamente locale, dove primeggiano i prodotti dei nostri orti,dei nostri allevamenti di pollame e maiali e dalla grande abbondanza di funghi, soprattutto porcini, che il buon Pollino ci regala.
Che tipologia di clientela arriva fino a Casa del Conte ? ( E’ la frazione degli agriturismo n.d.r,)
I primi anni abbiamo avuto turisti delle regioni limitrofe, ma poi, via via, si sono affacciati anche quelli provenienti addirittura da Lombardia e Piemonte.
Cosa trova il turista e cosa può fare sul Pollino?
Trova una natura incontaminata e particolare. Può fare sport di ogni genere a seconda la stagione: sci di fondo ,escursioni con le ciaspole, nordic Walking, torrentismo, mountain bike ed arrampicata sportiva, organizzati da professionisti seri come Pasquale Larocca della Pollino Adventure, che fornisce tutti i servizi turistici e sportivi necessari. Inoltre, lo sci Club locale organizza regolari gare di fondo a livello interregionale.
Insomma, è un invito a visitare Terranova e rifugiarsi in uno degli agriturismo per un sano e corroborante riposo?
Proprio così: l’invito, tramite la Siritide è lanciato in tutta Italia e noi lo faremo sentire ancora più forte alla Fiera di Novegro a Milano”.
Giovanni Labanca
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