|
Pignola: Convegno Nazionale del Gruppo Italiano di Fotochimica |
---|
27/11/2013 | La Basilicata ospiterà il convegno nazionale del gruppo italiano di Fotochimica e della sezione interdivisionale di Fotochimica della Società Chimica Italiana: l’incontro si svolgerà dal 29 novembre al 1 dicembre nell’hotel Giubileo di Rifreddo di Pignola (Potenza), e raggrupperà la comunità dei ricercatori italiani del settore, con temi che vanno dall’uso di nuovi materiali per le apparecchiature elettroniche (transistor inorganici e organici), alle tecniche per la realizzazione di più efficienti impianti fotovoltaici, fino alla messa a punto di metodi attivati dalla luce che permettano la depurazione delle acque di scarico e dell'aria.
Il convegno è organizzato quest'anno dal dipartimento di Scienze dell'Università della Basilicata: i lavori inizieranno con gli interventi del Rettore, Mauro Fiorentino, e del direttore del Dipartimento di Scienze, Faustino Bisaccia.
Il tema della depurazione, in particolare, “è molto sentito in Basilicata – ha detto uno degli organizzatori, il professore ordinario di Chimica Organica dell’Unibas, Maurizio D’Auria - perché potrebbe rappresentare la via di elezione per il pretrattamento delle acque di risulta derivanti dall'estrazione petrolifera, prima che queste vengano re-immesse nei pozzi esausti”.
Argomenti di ricerca particolarmente significativi saranno anche quelli della messa a punto di prodotti fotocromici che potranno essere usati come interruttori molecolari in dispositivi elettronici di nuova generazione o nella diagnostica clinica, lo studio della produzione di idrogeno per elettrolisi fotoindotta dell'acqua, la cui messa a punto potrà rappresentare una delle possibili soluzioni ai bisogni energetici della Terra. “La fotochimica – ha concluso D’Auria - può rappresentare un metodo rispettoso dell'ambiente, dato che usa solo la luce e non reagenti chimici, per effettuare la sintesi di composti la cui preparazione per altra via potrebbe essere pericolosa per l'ambiente. E’ quindi una ‘via verde’ per un nuovo sviluppo dell'industria manifatturiera in campo chimico. Infine, non va trascurato il contributo che la conoscenza delle caratteristiche spettroscopiche delle sostanze coloranti può dare alla diagnostica e alla realizzazione di interventi più efficaci nel campo della protezione dei beni culturali del Paese. Insomma, un appuntamento con il futuro”.
|
| | |
archivio
E NEWS
|
WEB TV
|