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Recensione del “Manuale di giornalismo” |
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26/12/2012 | Il libro dal titolo “Manuale di giornalismo” è il frutto di un’alleanza generazionale tra un giornalista che ha trent’anni di redazione alle spalle ed un giovane studioso che da anni esplora le nuove frontiere della comunicazione.
Nel libro vengono esposti con un linguaggio accessibile, la genesi e l’evoluzione di questa professione sempre gettonata da molti giovani che desiderano intraprendere quest’attività fatta di soddisfazioni e di amarezze.
Esso spiega il ruolo del giornalista nel procurarsi le notizie che prima di scrivere un articolo si assicura l’attendibilità della fonte onde evitare in sanzioni disciplinari a volte anche gravi a seconda della gravità dell’articolo come l’esperienza in questo settore insegna.
E’ vero che l’articolo 21 della Costituzione Italiana sancisce la libertà di stampa, ma senza ledere la dignità della persona.
L’avvento dell’era informatica ha avuto ripercussioni anche sul modo di fare giornalismo passando da un giornalismo prettamente cartaceo ad un giornalismo ondine e sul web per non parlare del fatto che molti scrivono sul blog.
Inoltre è risaputo da più parti che il referente di una notizia è il cittadino per cui in una redazione avviene il filtraggio delle notizie e vengono pubblicate quelle più importanti come un omicidio la crisi di un governo od il verificarsi di un tornado ed il libro offre utili esempi di notizie in proposito.
Oggi grazie alla rivoluzione informatica il cittadino riceve un’informazione capillare su quel determinato evento con costanti ed eventuali aggiornamenti.
Il giornalista incaricato dal Caporedattore di una notizia deve annotare sul taccuino tutti i fatti in sequenza ed avere la capacità di sintesi delle informazioni ricevute ed avere la capacità di rendere la notizia accattivante in modo da colpire sia il committente di quel servizio, sia il pubblico.
Inoltre la notizia di un giornale in generale non si esaurisce più nel fatto, ma definisce il rapporto tra fatti e contesti: il contesto interno in cui i fatti si svolgono, la cui corretta rappresentazione consente al lettore di accedere alla complessità di un evento o di un fenomeno e la cui ignoranza o la cui manipolazione producono decontestualizzazione, sensazionalismo, quando non palese falsità; il contesto esterno, in cui le notizie vengono raccontate e percepite, coincidente con gli interessi, i valori e la sensibilità della comunità dei lettori di cui il giornale è testimone ed interprete.
Una delle regole del giornalista è quella di avere sia un codice deontologico, sia rispettare la privacy della persona intervistata.
A tal proposito il Codice sulla privacy approvato con decreto legislativo n. 196 del 2003 stabilisce alcuni principi fondamentali che devono essere osservati con molta scrupolosità dai giornalisti delle varie testate.
In conclusione si tratta di un libro interessante che offre utili informazioni per coloro che vogliono intraprendere la professione di giornalista ma anche per i frequentanti i corsi di laurea in giornalismo.
Biagio Gugliotta
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