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''Basilicata 2020. Turismo Covid Free'': il report |
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24/10/2020 | L’Asp Basilicata, il Dipartimento politiche della persona e il Dipartimento politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata hanno avviato, a maggio scorso, un progetto di prevenzione denominato “Basilicata 2020: Turismo Covid free”. Obiettivo del progetto, primo esempio nazionale di sorveglianza sanitaria a servizio del turismo, è stato quello di garantire, nel periodo estivo, un controllo sanitario della popolazione residente maggiormente esposta a rischio di contagio da SARS- CoV-2 e, parallelamente, assicurare ai turisti che hanno visitato la Basilicata, procedure efficaci e collaudate finalizzate a mitigare il rischio.
Sono state varie le aree interessate al progetto di screening, selezionate per il particolare impatto turistico: Costa Tirrenica (Maratea), Parco Nazionale del Pollino e Dolomiti lucane (Pietrapertosa e Castelmezzano). La mappatura ha quindi interessato anche le strutture ricettive e agli operatori turistici della Val d’Agri dove era già in corso lo screening degli operatori di front office.
L’attività di mappatura epidemiologica e di sorveglianza sanitaria delle zone turistiche della Provincia di Potenza ha assunto a base le Unità Speciale USCO19 già operanti sul territorio della Provincia di Potenza e in Val d’Agri nonché su due USCO19 attive presso i Presidi Ospedalieri di Chiaromonte (per l’area del Parco Nazionale del Pollino) e di Maratea (per la Costa Tirrenica). Le Unità Speciali Covid-19 dell’Asp sono state attrezzate con postazioni-tenda fisse per i turisti volontariamente convenuti al Presidio e postazioni-mobili per i turisti sintomatici ospitati in strutture ricettive dell’area. A tutte le strutture ricettive è stato inoltre fornito un numero telefonico dedicato per l’attivazione della procedura sanitaria in caso di ospiti sintomatici. La prevenzione sanitaria si è basata inoltre sul controllo costante dei lavoratori operanti nel settore della ricettività turistica mediante tamponi naso-faringei periodici. Attività che ha consentito da un lato di tutelare la salute degli stessi lavoratori e dall’altro di avere elementi sentinella di potenziali focolai di contagio conseguenti al costante contatto con i turisti.
“Attraverso la somministrazione di test diagnostici agli operatori turistici - ha affermato il direttore generale dell’Asp Basilicata, Lorenzo Bochicchio - ci siamo posti l’obiettivo di intercettare, in via mediata, l’eventuale presenza di vettori di diffusione del virus provenienti anche da fuori Regione. Le USCO hanno svolto attività di sorveglianza sanitaria sui cittadini sintomatici, paucisintomatici o sospetti di infezione, attraverso triage telefonici, visite domiciliari e, laddove utile, l’effettuazione di tamponi naso-faringei a domicilio. Al contempo, con cadenza periodica, le stesse hanno sottoposto a tampone molecolare gli operatori turistici delle aree interessate, in numero significativo ma gestibile, ai fini di una puntuale attività di sorveglianza sanitaria nelle zone a più alto afflusso turistico. Rilevo, con soddisfazione, che il tasso di adesione delle strutture turistiche è stato molto elevato. L’ASP, di concerto con i competenti Assessorati regionali, si è posta al servizio delle nostre comunità e della necessità di mitigare le ricadute dell’emergenza pandemica sul tessuto economico e sociale della nostra Regione”, ha concluso Bochicchio.
Questi i numeri dello screening:
- Comuni interessati: 28
- Strutture ricettive: 115
- Operatori: 742
- Tamponi effettuati: 2097 |
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