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Recensione di “Scenari della fede” di Ugo Sartorio |
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21/10/2012 | Nel libro dal titolo “Scenari della fede” edito dalle Edizioni Messaggero di Padova, Ugo Sartorio affronta il problema della fede nel senso etimologico del termine, spiegando le ragioni per le quali molti fedeli hanno smarrito la loro fede in Dio.
Una delle ragioni di questa crisi, è l’imbarbarimento dell’uomo complice anche il progresso e soprattutto il fatto che l’uomo di fronte alle storture della società, non trova le risposte da Dio sul perché si verificano certi eventi.
Ed allora si allontana progressivamente dalla fede divenendo o ateo o idolatra.
Molti addirittura mettono in discussione persino l’esistenza di Dio e affermano che l’uomo sia derivato dalla scimmia e che nei millenni abbia subito un’evoluzione.
Ma questa non è vera fede in quanto non si crede alla sua Parola che è sacra e nessuno può metterla in discussione.
Come ha affermato Barman, i nostri tempi sono tempi duri per la fede, per qualunque fede, sacra o profana; per la credenza nella Provvidenza, nella catena divina dell’Essere, come la credenza in un’utopia mondana, in una società perfetta futura.
I nostri tempi sono tempi sfavorevoli alla fiducia, e, più in generale a propositi e sforzi di ampia portata, per l’evidente transitorietà e vulnerabilità di tutto (o quasi tutto) ciò che conta nella vita terrena.
In particolare nella maggior parte dei giovani, si assiste ad una crisi nella fede e lo si vede nella carenza di vocazioni che sebbene vi siano giovani di sani principi che frequentano la parrocchia in qualità di operatori, operano nel sociale, decidono di rinunciare ai piaceri della vita terrena che sono insignificanti al cospetto di Dio, per sposare la Chiesa mediante il sacerdozio.
Oltre agli atei vi sono anche gli agnostici come si evince dal testo il quale parla anche dell’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI che rappresenta un’indeclinabile occasione per redimersi ed acquisire la fede che deve venire dal cuore dell’uomo senza alcuna forzatura.
Per cui chi non ha fede, può riacquistarla mediante la conversione purché sia sincera e non di facciata.
Completa il libro una trattazione sul perché la Sindone fa ancora discutere con letture da un punto di vista teologico, sociologico, storico – culturale, pastorale ecc…
Il libro termina con la significativa frase tratta dal Vangelo di Luca (24,5 – 6) che afferma “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui è risorto” dice l’angelo alle donne che erano andate a visitare Gesù.
Biagio Gugliotta
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