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Vito De Filippo nella “sua Sant’Arcangelo” in veste di scrittore |
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20/10/2012 | Sarà presentato questa sera, 20 ottobre a Sant’Arcangelo alle ore 18, presso la sala Polifunzionale di viale Europa, il libro di Vito De Filippo “La Viceregina, il Monastero, il Mallardo” (Sant’Arcangelo di fine Seicento). Oltre all’autore saranno presenti, "per conversare sul testo” -dopo i saluti del sindaco, Domenico Esposito e l’introduzione dell’editore (Ermes) Lucio Attorre - Antonio Lerra, professore di Storia Poderna All’università di Basilicata; Elena Vigilante, docente di Storia Economica all’Università di Basilicata, e lo scrittore Franco Arminio. Per l’autore, attuale presidente della giunta regionale di Basilicata, si tratta di un ritorno all’amore per la storia e alla passione per la scrittura. Un lavoro, il testo di De Filippo, che diventa anche un modo di prendersi cura di una terra, la propria, attraverso "Il Frutto paziente dell’amore verso la storia ed anche il legame superiore, come io lo considero, con le nostre profonde e lunghe lezioni identitarie che i luoghi ed i paesaggi della Basilicata offrono. Luoghi e paesaggi che ognuno può accudire a modo suo", è quanto si legge nell’introduzione a firma dello stesso autore. Il testo è un vero viaggio nel Territorio del feudo dei Carafa, principi di Stigliano, con fermate nella Sant’Arcangelo descritta con dovizia di particolari nell’Apprezzo del feudo che i “Tavolari”, gli ingegneri napoletani, Lorenzo Ruggiani e Antonio Galluccio, inviati dalla Regia Corte del Regno di Napoli, furono chiamati a stilare quando dopo gli anni della gestione opulenta di donn’Anna Carafa e del marito, il vicerè Ramiro Gusman Duca di Medina, fu necessario mettere in vendita con tutti i suoi beni immobili e terrieri.
Paolo Sinisgalli
redazione Agri-Lasiritide.it
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