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Un ricordo di Luigino Milano, ultimo suonatore dell’arpa viggianese |
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13/01/2020 | Alle prime ore della vigilia dell’ultimo Capodanno, il Signore ha chiamato a sé il nostro fratello Luigino Milano, per accoglierlo tra le sue braccia di Padre e consegnarlo, inoltre, all’abbraccio e all’affetto dei suoi familiari che lo avevano preceduto nella morte. Luigino Milano era nato ottantotto anni fa a Moliterno dove ha tenuto per molti anni un negozio di ottica, aperto dopo il ritorno dal Sudamerica, ma lui era conosciuto fuori Paese soprattutto come un eccezionale musicante. Luigino Milano si deve considerarlo come l’ultimo testimone e suonatore dell’arpa viggianese, strumento che aveva imparato a suonare ad orecchio, grazie ai consigli che gli aveva dato il nonno materno, anche lui maestro-suonatore di arpa. Il mio ricordo per Luigino vuole essere qui un doveroso atto di riconoscenza per la disponibilità, l’amabilità , il generoso servizio palesato nei miei confronti e verso la comunità di Moliterno ogni qualvolta era stata richiesta la sua collaborazione e prestazione di musicista. Veniva da un famiglia di egregi concertisti, lui e suoi fratelli Nicola e Francesco avevano iniziato a suonare sin da piccoli, durante il periodo natalizio andavano per le case a suonare e cantare la novena in dialetto moliternese, mentre negli anni successivi spesso andavano esibendosi in occasione di feste e matrimoni. Ma Luigino Milano non è stato solo un validissimo suonatore della “arpicella”, ma anche un ottimo calciatore. Da giovane aveva giocato nel Moliterno che, insieme al Potenza, è la società più antica della Basilicata. Eleganza e stile lo connotavo in campo, come il garbo e la generosità nella vita di tutti i giorni. Riposa ora nella pace del Padre, caro fratello e amico Luigino.
Don Domenico Mastrangelo
Sacerdote di Moliterno |
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