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Moliterno: presentazione del volume “Rosso/Red/Rojo” |
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6/09/2012 | Rosso…Red…Rojo…Rouge… Rosso e poi rosso e poi ancora rosso. Infinitamente rosso. Causa un effetto abbagliante e rintronante solo sfogliarlo il volume-catalogo che fa da contributo scientifico alla mostra “Rosso/Red/Rojo” - aperta ancora per qualche giorno alla Fondazione Stelline di Milano - del fotografo Giovanni Gastel e del pittore Mario Arlati. Il catalogo viene presentato in serata (21.30) all’Art-House Sankara su proposta del Lab2050 di Salerno, ma l’iniziativa va ben al di là della discussione sulle opere di Arlati e Gastel. Infatti si parlerà del Rosso non solo nella sua identità di cromia, ma come concetto e materia che può connotare - per esempio - il sangue che a sua volta è sinonimo di vita. Rosso inteso come fuoco, calore, come potere vitale della giovinezza, oppure come simbolo della passione e della carnalità. Si accennerà, inoltre, al rosso che entra in gioco e attraversa le pagine dei grandi testi della storia, che ritroviamo nella “Chiave dei Sogni” di Artemidoro o nella Bibbia facendo, specificatamente, riferimento all’aspersorio della purificazione e alle vesti del Messia elette a sudario del riscatto della vita ed annientamento del male. Ritornando al volume sulle opere di Arlati e Gastel si può vedere come il primo nelle sue tele monocratiche passa da leggere tonalità (giallo-arancio) fino a raggiungere una “timbratura” del rosso estremamente accesa. Le tele di Arlati esprimono profondità, sollecitano forte esplorazioni visive, evocano una semantica ricchissima volta alla comprensione degli aspetti più reconditi dell’astrattismo. Osservare le monocromie dell’artista milanese è come immaginare di ritrovarsi davanti ad un muro tanto di levigature che di increspature in cui ad esporsi è principalmente un certo effetto materico. Il colore spalmato sulle superficie formano un unico mare lavico in cui si può riconoscere un’esperienza astratta che è intellettuale e al contempo intensamente intimistica. Un intimismo che è anche richiamo, accostamento al viaggio in rosso che fa Giovanni Gastel ( uno dei nostri più bravi fotografi di moda) il quale proietta il suo sguardo su dodici splendide creature. Fotografie le sue di grandi dimensioni in cui il colore rosso e le sue sfumature investono come delle ventate le figure femminile, esaltandone i particolari depositati su un profilo scanalato e più, direttamente, su un volto o uno sguardo incantevole. “Il rosso – afferma Gastel - è sempre stato per me il colore femminile, del mondo dei sentimenti forti e, in un certo senso, delle dee madri, delle divinità ancestrali…Per me il rosso è il colore dell’anima e della vita”. |
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