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Basilicata sempre più..set! "L’uomo delle stelle" |
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16/08/2012 | Per “L’uomo delle stelle”, nel 1995, Giuseppe Tornatore scelse la Lucania.
Il film è una ricostruzione storica del Mezzogiorno negli anni del dopoguerra, ad emergere è, in particolare, la sequenza dell’occuopazione delle terre. Protagonisti sono Sergio Castellitto, nei panni di Joe Morelli, e l’esordiente Tiziana Lodato, che interpreta Beata, con la partecipazione straordinaria di Tony Sperandeo.
Nella Sicilia del 1953, Joe Morelli gira con un autocarro, un tendone e una macchina da presa, presentandosi come inviato di una casa cinematografica romana e invitando la gente a fare provini, promettendo denaro e fama e dispensando lodi su una possibile carriera da attori. In ogni paese il suo arrivo suscita entusiasmo tra la gente di ogni età e censo. Al richiamo della cinepresa accorrono, tra gli altri, dei banditi che si erano dati alla macchia e un maresciallo dei carabinieri, sarà proprio lui a smascherare Morelli, un ciarlatano e truffatore. Mentre viene condotto in carcere, Morelli deve subire la vendetta di una famiglia malavitosa, viene impietosamente pestato e umiliato davanti a Beata, all’oscuro di tutto, con la quale aveva una relazione e che si era innamorata di lui nella speranza che l’avrebbe portata lontana dal suo paese. Morelli, dopo aver scontato la pena, si metterà in cerca di lei, la troverà in una casa di cura, traumatizzata irreversibilmente per il colpo subito. A Morelli non resta che riprendere il suo camion, dove Beata per molto tempo aveva vissuto, e lasciare la Sicilia, ripensando a tutta la gente che aveva visto passare nel suo tendone e cimentarsi in quei provini spontanei, che non sono rimasti impressi sulla pellicola, ma solo nella sua memoria.
La Basilicata è presente nelle scene iniziali della produzione, che raffigurano il primo paese in cui Morelli arriva, Matera; il resto del film fu girato in Sicilia. Le musiche furono composte da Ennio Morricone.
In realtà Tornatore aveva previsto un altro finale, ma non potè girarlo per problemi di budget: Morelli, dopo aver attraversato lo Stretto di Messina, si ritrovava per puro caso in Calabria sul set del film “Il Brigante di Tacca del Lupo” con il regista Pietro Germi, che si ritrova per caso in possesso della pellicola di Morelli, in cui i visi della gente intervistata in Sicilia sono sovrapposti uno sull’altro, poiché filmava continuamente la stessa bobina. Rimastone folgorato, tenterà di ritrovare il furfante, lo ritroverà vecchio e trasandato in un cinema della capitale, mentre immagina sullo schermo lui e la sua amata Beata se fossero diventati attori.
La pellicola ottenne una candidatura agli Oscar 1996 come miglior film straniero, fu presentato in concorso nel 1995 alla 52° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, si aggiundicò il Premio Speciale della giuria.
Nicoletta Fanuele |
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