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Per Michele Tedesco numeri da record |
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15/05/2012 | Si è conclusa ieri presso la
Pinacoteca provinciale di Potenza la mostra “Michele Tedesco. Un
pittore lucano nell’Italia unita (1834 - 1917). Un evento di
straordinario successo che in tre mesi ha indotto oltre quattromila
visitatori ad ammirare le opere di questo raffinato artista lucano di
respiro internazionale, in un percorso espositivo che ha abbracciato
per intero la sua biografia e messo il luce il contributo di tanti
artisti meridionali all’Unità d’Italia.
Dal 18 febbraio al 13 maggio sono stati numerosissimi i turisti, gli
appassionati d’arte e gli studenti universitari provenienti da ogni
parte d’Italia e d’Europa - dal Regno Unito alla Francia, dalla
Repubblica Ceca alla Lituania - che con questa mostra hanno colto
l’occasione per conoscere da vicino la Basilicata e approfondire molti
aspetti dell’arte e della cultura dell’Ottocento e del primo
Novecento.
Ed è legato proprio alla massiccia presenza di giovani universitari
uno degli elementi più singolari e rilevanti di questo riuscitissimo
progetto.
E’ un dato significativo che premia la qualità del lavoro svolto in
questi anni dal Centro Annali per una Storia Sociale della Basilicata
“Nino Calice”, dalla curatrice della mostra Isabella Valente e dal
direttore artistico Palmarosa Fuccella, che hanno espresso grande
soddisfazione per l’eccezionale bilancio dell’evento.
Un evento che, ripercorrendo la vita avvincente dell’artista e
patriota Tedesco, ha incuriosito e appassionato i giovani,
avvicinandoli alla storia del Risorgimento con linguaggi nuovi come
quello del fumetto (la graphic novel “Michele Tedesco. La fiamma che
spingeva l’arte”, realizzata in occasione della mostra da Red House
Lab).
Sono state inoltre moltissime le scuole elementari e medie inferiori e
superiori della Basilicata che hanno accolto con entusiasmo l’invito a
visitare la mostra, e tanti gli studenti che hanno scelto poi di
regalarsi un’ulteriore visita accompagnati dalle proprie famiglie.
Si tratta di una scommessa vinta a conferma che gli eventi culturali
di qualità sono capaci di ammaliare ogni generazione e rappresentano,
oggi più che mai, il pilastro principale della struttura della nostra
regione e del nostro Paese, fungendo al tempo stesso da importante
veicolo di promozione di tutto il territorio.
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