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| Serie D Lavello: conti in ordine. Inviate liberatorie, ora si attendono novità su assetto societario e staff |
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4/07/2022
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|  Ancora non si hanno notizie sull’immediato futuro del Lavello, tuttavia, nonostante una situazione in stand-by, i tifosi possono comunque essere ottimisti.
Secondo le informazioni in nostro possesso, i conti sono in ordine, per cui, la compagine lucana non dovrebbe essere tra quelle in difficoltà da un punto di vista economico e lo dimostrano le liberatorie, che ci risultano essere già state tutte firmate e inviate alla Lega.
Questa indiscrezione dovrebbe mettere l'iscrizione alla prossima Serie D, al riparo da brutte sorprese. Chiaramente, anche se si può essere fiduciosi, per ora il condizionale rimane d’obbligo anche per via di un certo pessimismo che serpeggiava soprattutto per quanto avvenuto al termine della passata stagione: quando, le dimissioni dalla carica di presidente di Vincenzo Caputo, avevano destato non poche preoccupazioni acuite, appunto, dalla totale assenza di certezze che, invece, potrebbero arrivare a stretto giro sia per quanto riguarda l’assetto societario che la guida tecnica.
Per i gialloverdi la scorsa annata è stata ricca di “rivoluzioni” e incerta fino alla fine: dalla partenza ad agosto con Adolfo Sormani in panchina, ed un organico in grado di competere per la Serie C, passando per il ritorno di Karel Zeman a novembre, si era arrivati, a gennaio, ad una rosa completamente ridimensionata.
Nonostante si continuasse a confidare in una salvezza tranquilla, la permanenza è arrivata solamente al termine dei supplementari del play-out vinto in casa contro il Rotonda Calcio.
Subito dopo, quasi come un fulmine a ciel sereno, il colpo di scena dell’addio di Caputo: contrariato per i mancati interventi di “ristrutturazione e rifacimento” dello stadio ‘Pisicchio’.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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