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Trivellazioni:WWF,basta favorire fonti fossili e svendere natura

15/03/2018

Le tre sentenze del Consiglio di Stato che, sbloccando le valutazioni di impatto ambientale approvate dal ministero dell’Ambiente, autorizzano la prospezione con l'airgun per la ricerca degli idrocarburi nelle acque del Mare Adriatico non risolvono, secondo il WWF, due questioni di fondo che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo dovranno: 1) se il nostro Paese intenda ancora oggi, dopo l'Accordo di Parigi del 2015, favorire le fonti fossili ritardando le scelte a favore delle fonti rinnovabili e ponendo a rischio le nostre risorse naturali; 2) se il nostro Paese voglia sottovalutare gli impatti ambientali di queste attività, continuando ad alimentare un sistema di agevolazioni e sussidi che fa del nostro Paese un “paradiso fiscale” per le aziende petrolifere.
Il WWF comunque evidenzia come gli interventi di ricerca dovranno ora avere le autorizzazioni puntuali per cui sarà necessario continuare a seguire l'iter autorizzativo per cercare in tutti i modi possibili di impedire questo scempio all'ecosistema marino.

Il 25% della piattaforma continentale italiana è interessata da attività di sfruttamento degli idrocarburi offshore che mettono a rischio aree di pregio dal punto di vista naturalistico per un ritorno economico dalle attività di estrazione degli idrocarburi del tutto marginale. Il greggio disponibile è di scarsa qualità e le riserve di petrolio presenti nei fondali marini sono molto limitate tanto che potrebbero soddisfare il fabbisogno nazionale solo per 7 settimane: le aziende petrolifere continuano ad investire perché godono di un sistema di esenzioni che non fa pagare le prime 50mila tonnellate di petrolio estratte all'anno a mare e i primi 80 milioni di Smc di gas, oltre ad avere un prezzo delle concessioni per l'estrazione di idrocarburi risibile e godere numerosi sussidi.
Le servitù petrolifere, senza che esista nemmeno un Piano nazionale sulle aree dove svolgere attività di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi (cancellato dal Governo uscente), mettono a rischio, nel solo nel versante Adriatico, il patrimonio naturale costituito da 112 aree protette dalle norme italiane e comunitarie: 6 aree marine protette, un parco nazionale, 10 parchi regionali, 31 riserve naturali statali e regionali e 65 siti della Rete Natura 2000 distribuiti nella fascia costiera e nelle acque territoriali italiane. Nel solo tratto di mare dello Stretto (Canale di Sicilia) sono 13 i siti tutelati dall’Europa.

L’air-gun è la sorgente d'energia oggi più utilizzata per i rilievi sismici in mare nella fase di ricerca degli idrocarburi ed è da considerarsi tra le fonti di rumore ad elevata potenza che possono provocare gravi danni fisici alle strutture dell'apparato uditivo e provocare effetti temporanei, permanenti o addirittura letali, in alcune specie sensibili a tali emissioni, quali indiscutibilmente sono i Cetacei, come è stato dimostrato sin dal 2012 da uno studio dell’ISPRA.
Il WWF, inoltre, ricorda che le attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi a regime e durante le fasi di ricerca hanno un elevato impatto sull'ecosistema marino.
Nel rilevare l'impatto delle attività di estrazione degli idrocarburi non vengono valutate adeguatamente le criticità geologiche: né la subsidenza e la produzione di ampie depressioni del fondale marino, che richiamano al largo i sedimenti favorendo l'erosione delle spiagge e lo scalzamento delle coste alte; né la sismicità delle aree dove vengono localizzate le piattaforme, che vengono realizzate con strutture che raramente possono resistere ad uno scuotimento sismico.
Nella fase operativa di estrazione degli idrocarburi: a) vengono usati fanghi perforanti a base di acqua che contengono sostanze (argille bentoniche, solfato di bario, carbonato di calcio, ematite) alcune delle quali sono tossiche per la vita marina specialmente quando mescolate con scarti gassosi e fluidi durante la perforazione dei pozzi, oppure di seguito a reazioni chimiche che normalmente si sviluppano nella fase di perforazione; b) le acque di produzione (PFW) vengono immesse nel pozzo, per aumentare la pressione del giacimento e favorire la fuoriuscita di petrolio e contengono alcuni contaminanti, come i metalli pesanti e i microinquinanti organici, che inquinano i fondali e provocano danni agli organismi marini.

 

 

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23/04/2024 - Futsal Senise: due giovani talenti convocati al torneo delle regioni

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NEWS BREVI
1/12/2021 Ultimo lotto Bradanica, domani alle 11.30 l’apertura al traffico

Come annunciato nei giorni scorsi verrà aperto domani, 2 dicembre, l’ultimo lotto “La Martella” della strada Statale “Bradanica”.
L’apertura al traffico è in programma alle ore 11.30 al km 135 lato La Martella.
Sarà presente l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

28/11/2021 Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani

Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico.
In particolare, gli uffici postali di Melfi e Moliterno (PZ) saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:20 – 19:05, il sabato dalle ore 8:20 alle 12:35. Matera 5 osserverà l’orario di apertura su 6 giorni lavorativi. Lun/ven 08:20 – 13:45, sabato  08:20 – 12:45.
Questi interventi confermano la vicinanza di Poste Italiane al territorio e alle sue comunità e la volontà di continuare a garantire un sostegno concreto all’intero territorio nazionale. Anche durante la pandemia, infatti, Poste Italiane ha assicurato con continuità l’erogazione dei servizi essenziali per andare incontro alle esigenze della clientela, tutelando sempre la salute dei propri lavoratori e dei cittadini.
L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito ai cittadini a recarsi negli Uffici Postali nel rispetto delle norme sanitarie e di distanziamento vigenti, utilizzando, quando possibile, gli oltre 8.000 ATM Postamat disponibili su tutto il territorio nazionale e i canali di accesso da remoto ai servizi come le App “Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it. 

15/11/2021 Obbligo di catene o pneumatici da neve

E’ stata emessa questa mattina e trasmessa alla Prefettura ed a tutte le Forze dell’ordine, l’ordinanza firmata dal Dirigente dell’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia, l’ing. Antonio Mancusi, con la quale si fa obbligo:“A tutti i conducenti di veicoli a motore, che dal 01 Dicembre 2021 fino al 31 Marzo 2022 transitano sulla rete viaria di competenza di questa Provincia di Potenza, di essere muniti di pneumatici invernali (da neve) conformi alle disposizioni della direttiva comunitaria 92/33 CEE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti in materia, ovvero di avere a bordo catene o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, ove necessario, sui veicoli sopraindicati.

Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del pericolo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio”.





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