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La voce della Politica
| Dal Sud della Basilicata a candidato della Lega nel Municipio 9 di Milano |
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31/08/2021 |  “In tema di sicurezza propongo il ritorno dei vigili di quartiere, più telecamere, più illuminazione e presidi delle forze dell’ordine nei quartieri più difficili. Per quanto riguarda la scuola e cultura, penso all’aumento dei fondi per l’edilizia scolastica e almeno una biblioteca per Municipio aperta 24 ore su 24. Sarebbero necessarie anche più aree verdi nei nostri quartieri, l’eliminazione e sostituzione di tutte le caldaie a gasolio e delle ciclabili pericolose della Giunta Sala. Inoltre, punto sul’ aumento dei servizi di sharing ed alla mobilità sostenibile in tutti i quartieri”.
Sono le proposte intorno alle quali ruoterà la campagna elettorale di un giovane lucano, che non si candiderà in Basilicata bensì nella capitale economica dello stivale.
Marco Iannibelli, 21enne originario di San Costantino Albanese, è figlio di Renato, il sindaco, e, proprio come il padre, ha deciso di impegnarsi in politica ma, per farlo, non ha scelto di partire dal suo paese, in quella che, per lui, avrebbe anche potuto essere una sorta di ‘comfort-zone’, ma ha deciso di farlo a più di mille chilometri di distanza: a Milano, dove studia.
“Ora posso dirlo - ha postato via social - mi candido a consigliere nel Municipio 9 di Milano nella lista Lega alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. I miei 21 anni, una concezione sana della politica e una gran voglia di impegnarmi per questa città mi hanno fatto prendere questa importante decisione”.
Il Carroccio ha scelto di candidare facce nuove anche alla prima esperienza in politica e, tra queste, anche un ragazzo che proviene dal profondo sud della Basilicata e sarà il più giovane della lista.
“Da San Costantino, sono arrivato a Milano nel 2018 per iscrivermi a Ingegneria Civile al Politecnico - spiega Iannibelli - e sono entrato nella Lega nel 2019, per quella che è la mia prima esperienza in politica. In precedenza non ero mai stato iscritto a nessun partito. Il mio avvicinamento a questo mondo è dovuto anche al ruolo di mio padre, che fa politica attivamente da prima che nascessi. Arrivato a Milano la mia passione è cresciuta sempre di più e, chiaramente, sono entrato in Lega per ragioni ideologiche poiché le nostre posizioni coincidono, ma se ci sono rimasto, e se oggi ho fatto questa scelta di candidarmi, è perché faccio parte di un gruppo stupendo formato da ragazzi che si impegnano e che mi hanno accolto a braccia aperte”.
Che avrebbe corso per il Municipio 9 del capoluogo lombardo era già noto nella scorso mese di marzo, ovvero da prima che la tornata fosse rinviata.
“La mia candidatura – aggiunge - è la logica conseguenza di un percorso che noi giovani della Lega abbiamo cominciato, abbiamo tante idee e progetti per la città che vogliamo cercare di mettere in pratica. Ci vorrà impegno e tempo, ma la mia passione e voglia di fare sono tali da aver reso questa scelta molto facile”.
Chiaramente, in una situazione del genere, è interessante capire cosa ne pensi il padre che si era espresso subito dopo aver appreso la notizia nella scorsa primavera.
“Provengo da un’altra formazione politica in quanto sono sempre stato democristiano, per poi passare col Pd e, anche se adesso ho abbracciato le idee di centrodestra, mi colloco in una corrente di pensiero diversa - sottolineava Renato Iannibelli - ma non appartengo a quella categoria di genitori che vuole imporre le proprie idee ai figli. Gli ho sempre detto che, qualsiasi cosa decida di fare, l’importante è che la faccia con passione e dedizione e che sia finalizzata a fare del bene. Io sono sempre stato convinto che non siano i partiti a fare gli uomini ma il contrario, questo per dire che l’idea del partito xenofobo non è stata assolutamente riscontrata da Marco. Lui, che viene dal Mezzogiorno, mi ha sempre detto di essere stato accolto benissimo fin da subito e di far parte di un gruppo di ragazzi straordinari, molto impegnati anche nel sociale. Mi aspettavo che sarebbe arrivata questa candidatura, che lui si è costruito con la sua dedizione. Non è stato certo inserito per caso in quel Municipio, ma proprio perché il partito punta molto su di lui. Ovviamente, essere eletto sarà complicatissimo, tuttavia, il punto è che stia facendo ciò che vuole fare e con l’obiettivo di perseguire gli interessi della Comunità in cui si candida”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
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