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La voce della Politica
| Tauro (FdI): ''no al Governo Draghi, sì agli italiani'' |
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21/02/2021 |  La scelta fatta da Fratelli d’Italia di negare la fiducia parlamentare al nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stata ampiamente riportata da tutti i commentatori: dalle televisioni alle radio, dai giornali ai social.
E che ad iniziare dalla leader Giorgia Meloni, sia in parlamento che nelle varie trasmissioni cui viene invitata, con altri dirigenti nazionali, hanno in modo chiaro e netto ribadito i motivi, che ritengo anche assai convincenti, almeno per una buona parte di italiani e di elettori .
Dunque ben poco ci sarebbe da aggiungere a quanto, molti più autorevolmente di me, altri hanno discettato sulla posizione.
Né si tratta di un ritiro sull’Aventino, quello della destra italiana, sottolineato da alcuni, come se ad un partito apertamente patriottico mancasse il coraggio di prendere parte ad un governo appellato di Unità nazionale. Da pieno dopoguerra.
Perché né la attuale, sia pur drammatica, crisi economica, né quella sanitaria in atto, possono essere minimamente paragonabili, per nostra fortuna, ad un conflitto mondiale. O guerra civile.
Negando, invece, caparbiamente, il necessario voto anticipato, quando in altre parti del mondo lo stanno tranquillamente esercitando, oppure come è stato fatto a livello domestico il 20 settembre scorso, o che si farà nei prossimi mesi per rinnovare o confermare i rappresentanti del popolo nei Comuni e nelle Regioni.
Così, ancora, la nascita del governo dell’ex presidente BCE ha creato pesanti malumori in parecchi partiti, con parlamentari che hanno espresso in modo palese il voto contrario, con conseguente espulsioni o addii volontari.
Dunque un governo che lascia per strada molti più problemi di quelli che si potevano immaginare, in quasi tutti i partiti della coalizione arcobaleno.
E siamo solamente all’ inizio. Considerato che tale governo di unità nazionale dovrebbe durare, a meno di tempeste politiche sempre in agguato, altri due anni, lacerazioni e conflitti interpartitici non ne mancheranno.
La democrazia è un valore molto importante, la base delle società, ma anche terribilmente delicato e sensibile, da manovrare con estrema cautela.
Draghi ha detto, tra le altre cose, che l’Euro è una moneta irreversibile. Lo ha detto da politico, non credo da fine ed esperto economista quale pure è.
Perché sa benissimo che una moneta è solamente uno strumento di pagamento, diciamo sovrastrutturale, perché alla base poi c’è tutto in mondo concreto, reale, fatto di carne ed ossa, di persone singole e di popoli, con tutte le loro storie plurimillenarie ( tradizione, lingua,cultura, economia, visione del mondo e aspettative del futuro), una miscellanea troppo eterogenea e cangiante assai, perché un strumento, sia pure importante come la moneta, possa durare per sempre.
E la dissoluzione di questo tipo di Europa è solamente una questione di tempo.
Ecco il motivo per cui la presidente Meloni parla ed insiste sempre più di una Europa di Stati, liberi e indipendenti, Confederati e non una Unione di Stati, che è tutta una altra cosa, purtroppo.
Noi amiamo la nostra nazione e sappiamo bene come essa va difesa.
Infine, sarebbe pure ora di finirla, da parte di alcuni, nel continuare ad offendere e a stroncare tutti coloro che hanno forti riserve, per non dire altro, verso questo tipo di Europa, e, appunto, di moneta.
Che ai più, e a ragione, non piace.
Ma che, viceversa, piace alla finanza estrema, quando non addirittura criminale, che pretende di gestire il mondo attraverso un semplice quanto glaciale clik.
Il no di Fratelli d ‘Italia al governo Draghi vuol essere innanzitutto un deciso si per l’Italia e gli italiani.
E’ , drammaticamente, lo scontro di sempre: l’amore e gli interessi per la propria Patria contro le oscure e nauseabonde tenebre mondialiste, o sovranazionali.
Augurandoci, comunque, nell’interesse dei nostri connazionali, che la nave Draghi riesca a navigare lungo i perigliosi problemi interni ed esterni senza affondare del tutto.
Leonardo Rocco Tauro
Assemblea Nazionale
Fratelli d’Italia
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