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San Severino L.:gruppo di minoranza su mancata riapertura delle scuole

25/09/2020

I Consiglieri di minoranza de La “Primavera” di San Severino Lucano augurano un buon anno scolastico a tutti i bambini e ragazzi di San Severino Lucano. ANZI NO! LA SCUOLA E’ CHIUSA! Ieri 24 settembre 2020 a San Severino Lucano, come nel resto della regione ci sarebbe stato in calendario il primo giorno di scuola a seguito dello stop alle lezioni frontali che a causa del Coronavirus venivano sospese nel marzo scorso.
Con ordinanza del 22 settembre 2020 a firma del Sindaco Fiore l’apertura è stata posticipata al giorno 5 ottobre. Come motivazione dell’ordinanza lo stesso si rifà a un chiarissimo principio di “precauzione” in materia sanitaria, per via dei casi di contagio verificatisi nelle settimane scorse sul nostro territorio. Ci verrebbe da fare un plauso al primo cittadino per la decisione coraggiosa e di buon senso posta in essere con la suddetta ordinanza, se non fosse che:
1. Il vero motivo di questo slittamento non è dovuto certo alla gravità del contagio sul nostro territorio. Ci sono due piccolissimi focolai familiari, ben localizzati, e gestiti in modo egregio dalle istituzioni sanitarie, nonché dall’ottimo comportamento delle stesse famiglie. Questa è una delle verità delle quali lo stesso Sindaco si faceva portavoce a mezzo stampa (decine di comunicati e video interviste ne sono la testimonianza).
2. Se la situazione fosse stata grave, oppure poteva divenire tale, di certo non avremmo assistito al walzer di chiusure con annesse riaperture (istantanee) dei mercatini di Bosco Magnano. Su questo punto ci teniamo a sottolineare che il provvedimento iniziale di chiusura non è mai stato apprezzato dai nostri consiglieri.
3. Nell’edificio delle ‘Scuole Elementari’ si sta svolgendo un campo scuola. Si avete capito bene. Un campo scuola nei giorni in cui era previsto il rientro a scuola. Il solito capolavoro di progetti e idee raffazzonate con il solo scopo di elargire soldi pubblici in modo “lecito” con modalità del tutto discutibili.
E’ chiaro allora che Il COVID diventi pretesto per gli amministratori locali (e non) di incidere sulle vite dei cittadini. Si cavalca la paura, che esiste e si tocca con mano, per porre in essere qualsiasi tipologia di atto che altrimenti non troverebbe alcuna giustificazione. Paura del tutto giustificabile per via dell’innegabile stato di emergenza pandemica. Detto ciò non possiamo mettere però in stand-by il nostro vivere civile. Veniamo dunque a quelle che sono secondo noi le RAGIONI VERE di questo stop, ricordando a tutti che stiamo parlando del sacrosanto DIRRITTO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
1. Una di queste è il sopracitato “Campo scuola estivo”, organizzato dalla Soc.Coop.Soc. Giocando Insieme per la modica cifra di 2846,75 euro. Campo scuola organizzato non a giugno, non a luglio, non ad agosto, ma in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico. La Società Cooperativa è la medesima che gestisce il Nido di Mezzana, altro fiore all’occhiello da far rientrare nella categoria ‘prendiamo soldi pubblici e facciamoci cose a caso’. Un po’ come costruire anfiteatri dove non verrà mai fatto alcun tipo di spettacolo. Ma questa è un’altra storia. Quindi apprendiamo che il problema covid per la nostra amministrazione esiste solo se riferito alla Pubblica Istruzione. Se di mezzo ci sono interessi privati, non c’è pandemia che tenga. Intanto per il campo scuola si utilizzava anche il parco giochi adiacente il plesso scolastico. Lo stesso parco giochi che con ordinanza n.42 del 10 settembre veniva chiuso per 15 giorni. Scelta come sempre coerente.
2. In secondo luogo è evidente che per spazi e per negligenza i nostri edifici scolastici non siano ancora in grado di ospitare in piena sicurezza i nostri ragazzi. Eppure abbiamo (hanno) avuto 7 mesi da inizio pandemia per ripensare a come distribuire al meglio gli spazi per far riprendere prima possibile le lezioni frontali.
3. Nell’ultimo quinquennio ci si è impegnati sempre più a depotenziare l’infrastruttura scolastica, fatta eccezione del plesso centrale della ‘scuola elementare’. In sintesi, abbiamo svenduto, o meglio ancora, regalato, l’ex scuola materna e media, all’ennesima associazione onlus. Si, una di quelle associazioni che si occupano di servizi socioassistenziali e che sono in grado di generare poco benessere economico, ma di contro grande platea elettorale. La storia si ripete. Intanto i nostri bambini della scuola dell’infanzia, sono costretti da qualche anno a frequentare la gattabuia al piano terra della Casa Comunale. In pratica un sottoscala. Spazi ridotti, luce poca o quasi inesistente, nessuno spazio esterno per le attività ricreative e ciliegina sulla torta grate e cancellate da sembrare un carcere. Niente paura però abbiamo (HANNO) speso quasi mezzo milione di euro negli edifici scolastici periferici. Intanto abbiamo (HANNO) reso indisponibile una struttura di qualche centinaio di metri quadrati, adeguata sismicamente e con cortile annesso, in pieno centro abitato.
La domanda che poniamo alla cittadinanza (e in particolar modo ai genitori) è soltanto una: Qual è la misura per la quale siamo disposti a non barattare MAI PIU’ il nostro vivere civile con incarichi, posti di lavoro (o presunti tali), contributi, appartamenti o locali pubblici in concessione, legna da ardere e tanto altro ancora?
Per il Sindaco e l’amministrazione non abbiamo alcuna domanda. Conosciamo già le (non) risposte e la (non) linea politica che porteranno avanti per i prossimi anni, a meno che non decidano di stupirci e fare qualche passo indietro sulle infrastrutture scolastiche. Che poi sarebbero due passi in avanti!



I consiglieri
Francesco CIMINELLI
Giuseppe CIMINELLI
Vincenzo MASTROPIERRO



archivio

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