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La voce della Politica
''Penalizzato il Lagonegrese nel nuovo piano sanitario'' |
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16/06/2020 | Da quasi un anno ci interroghiamo sui motivi per i quali il Consigliere regionale Francesco Piro sostenga con tanta costanza e ostinazione il progetto di ricostruzione in loco dell’Ospedale del Lagonegrese, abbandonando l’idea della realizzazione di un nuovo Ospedale.
Gli interrogativi che ci siamo posti e che abbiamo posto alla pubblica opinione ed al consigliere stesso, senza mai ricevere alcun tipo di risposta che non fosse una mitragliata di offese senza mai entrare nel merito, sono ben noti e, per brevità, ne elenchiamo solo alcuni:
- Perché abbandonare un progetto già finanziato, per perseguirne un altro sicuramente meno ambizioso?
- La demolizione e la ricostruzione in loco può, realisticamente, avvenire continuando le normali attività, oppure potrebbe verificarsi una sospensione delle stesse, che, di fatto, determinerebbe la chiusura definitiva dell’ospedale di Lagonegro, con danni incalcolabili per la salute e per la già traballante economia locale?
- Gli spazi previsti da questo ipotetico nosocomio sarebbero sufficienti a contenere reparti e servizi per un ospedale che, a pieno titolo, vuole candidarsi a DEA di primo livello?
Le risposte, forse, le abbiamo avute leggendo la bozza di disegno di legge regionale “Riforma del Sistema sanitario regionale della Basilicata”, che sta circolando in questi giorni.
Senza entrare nel merito, registriamo due fatti gravissimi e sorprendenti:
per prima cosa il declassamento dell’Ospedale del Lagonegrese ad ospedale di base ( non si parla più di sede di PSA, che risulta solo per quello di Policoro) ,
poi la istituzione di un altro DEA di primo livello che, se come crediamo, dovesse coincidere con l’ospedale di Policoro, più che rispondere ad una logica di razionalizzazione del sistema sanitario regionale, sembrerebbe il pagamento di una cambiale elettorale da parte dell’assessore Leone al suo collegio.
Infatti mentre il metapontino risulta già ben servito dal vicinissimo Ospedale di Matera, anch’esso DEA di primo livello, i paesi del Lagonegrese, Val Sarmento ed alto Sinni soffrirebbero ulteriormente per il depotenziamento dell’Ospedale di Lagonegro, dovendosi rivolgere all’ospedale di Potenza che dista anche più di due ore.
A questo punto il cerchio si chiude!
Il consigliere Piro non poteva non sapere ciò che si stava programmando e, pertanto, i maligni potrebbero supporre che la sua proposta di ricostruzione in loco dell’ospedale del lagonegrese sarebbe funzionale a questo progetto, che ne prevede il taglio di reparti e servizi.
Il suo silenzio-assenso rischierebbe, invece di garantire il territorio che rappresenta candidandolo a terzo polo sanitario regionale, di favorire progetti che determinerebbero un danno irreversibile per tutta l’area sud della Basilicata .
Chiediamo con forza un atto di chiarezza, anche se tardivo, da parte del consigliere Piro, che si traduca in un impegno ad adoperarsi finalmente per garantire al nostro territorio una sanità di qualità, sia a livello territoriale che ospedaliero, con la realizzazione del nuovo stabile e la implementazione di nuovi servizi.
Comitato civico Agorà
Articolo Uno
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