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La voce della Politica
| Meritocrazia Italia: ‘Riparta la giustizia con i necessari correttivi’ |
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12/06/2020 |  Sembra cosa fatta l’effettiva ripresa dell’attività giudiziaria all’interno dei Tribunali a far data dal 30 giugno 2020.
Nel corso dell’esame del Decreto Intercettazioni, infatti, è arrivato il via libera sull’emendamento che, di fatto, cancella la norma che aveva prolungato la paralisi dei Tribunali fino al 31 luglio.
Meritocrazia Italia, in perfetta sintonia con l’indirizzo e le richieste già evidenziati nelle proposte e comunicati pubblicati nelle settimane appena trascorse, esprime soddisfazione e favore per tale significativa decisione che, di fatto, restituisce al nostro Paese, già duramente provato dall’emergenza sanitaria Covid19, un servizio essenziale quale quello della Giustizia, sottoposto ad una inaccettabile stasi, le cui pesanti ricadute in termini economici, sociali e funzionali non tarderanno ad arrivare.
Appare, invero, evidente come diverse migliaia di cittadini e soggetti (pubblici e privati) attendano, ormai da anni, la definizione delle proprie vicende contenziose ed un blocco totale delle attività dei nostri Tribunali, come quello cui abbiamo dovuto assistere sinora, non ha fatto altro che acuire sensibilmente le difficoltà e la fiducia stessa nel superiore senso di Giustizia, posto a base di uno Stato di diritto che possa definirsi tale.
Meritocrazia Italia auspica, pertanto, che l’indirizzo emerso in queste ore venga immediatamente confermato, senza lasciare spazio a ripensamenti o inaccettabili contrapposizioni di categoria o lotte di bottega, con l’aggiuntiva esortazione, semmai, a valutare finanche l’ipotesi di una ulteriore anticipazione della data di riapertura dei Tribunali (con rientro di magistrati, avvocati cancellieri) in linea con l’attuale sblocco di tutti gli altri settori produttivi del Paese, sia pure garantendo condizioni di massima e totale sicurezza.
Meritocrazia Italia auspica, altresì, che si prenda spunto dalle numerose criticità emerse in questo periodo di lockdown del sistema giudiziario per predisporre ed attuare quei concreti interventi di immediata riforma strutturale ed organica, affinché la macchina della giustizia non si faccia più trovare impreparata ad assolvere alla propria funzione.
Pensiamo tra le tante alla possibilità di garantire il collegamento all’intranet della giustizia da remoto per il personale di cancelleria, ai doverosi interventi in tema di edilizia giudiziaria, all’imprescindibile ampliamento delle dotazioni strumentali e di personale, indispensabili per un corretto ed efficiente riparto dei carichi di lavoro, con evidenti ricadute sulla migliore gestione dei tempi e della qualità del servizio Giustizia.
Ed allora, rifacendoci alle parole di Albert Einstein “.. in materia di verità e giustizia, non vi è alcuna differenza tra problemi grandi e problemi piccoli, poiché le questioni che riguardano come vengono trattate le persone sono tutte uguali...” |
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