Voce della Politica - 3/04/2020 - ''Uniti per la Val d'Agri': lettera aperta ai sindaci del territorio

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''Uniti per la Val d'Agri': lettera aperta ai sindaci del territorio
3/04/2020
Cari Sindaci della Val d’Agri, siamo tutti naufraghi in attesa di un approdo sicuro. Il viaggio che abbiamo intrapreso in questo mare in tempesta è difficile, tumultuoso e soprattutto ha una rotta incerta. Abbiamo dovuto abbandonare i nostri spazi rassicuranti per affrontare il mare aperto, proprio come un novello Ulisse. Una frattura della stabilità che fa vacillare, in un continuo rimbalzo tra il noto e l’ignoto. Vale per tutti ed attraversa tutto: dall’emergenza sanitaria all’emergenza sociale. In questo contesto, il ruolo di Voi sindaci diventa fondamentale per la prossimità e vicinanza che avete al territorio ed alle persone. Il Comune è cellula primordiale da cui tutto dipana, come riconosciuto anche dalla nostra Costituzione Ma consentiteci di dire che, per questo motivo, non è più possibile che ognuno di voi sia capitano del proprio gozzo e così pretenda di condurre in salvo i suoi naviganti. E’ il tempo della responsabilità. Non interessa ascoltare piccole narrazioni individuali tese ad affermare primogeniture e maggior vigore. E’ il tempo della coesione. Responsabilità e coesione devono indurre ad un ragionamento e ad una azione politica che sarà tanto più forte quanto più i Sindaci della Valle si mostreranno uniti per il raggiungimento del bene comune. La comunità della Val d’Agri è disorientata e per questo spaventata: fughe in avanti di alcuni amministratori in merito ad esami virologici da eseguire in casa di cui non si comprende la reale efficacia; interlocuzioni con vertici politici e di aziende sanitarie per allestire e potenziare l’Ospedale di Villa d’Agri di cui si ignora l’esito e nel contempo si acquistano presidi e strumentazione; dichiarazioni vorticose di alcuni sindaci per affermare l’apertura dei reparti dello stesso Ospedale smentite da altri sindaci e nessuna comunicazione ufficiale che provenga dal solo soggetto legittimato a fare chiarezza in merito, la Direzione Sanitaria, e ancor più grave nessuno che la pretenda. A questo si aggiunga la difficoltà di molte famiglie di arrivare a fine mese cui ha condotto la serrata necessaria anche di attività commerciali e professionali cui, magari, erano legati piccoli lavoretti. Tutto ciò ha un solo nome: CAOS. Ed è questo che sta aprendo ad una emergenza altrettanto importante quanto quella sanitaria, l’emergenza sociale. Essa si manifesta anche nella violenza di alcune affermazioni che corrono in rete e che, non sfuggirà, quanto allarme devono destare. E’ un grido quello che il Comitato “Uniti per la Val d’Agri” vuole lanciarvi e, nel contempo, un invito a ragionare ed elaborare una strategia congiunta di prospettiva e visione. Senza una in cui tutti siate impegnati ed uniti ne usciremo sconfitti, deboli ed inascoltati. E noi, purtroppo, con voi. E’ un appello a fare politica, politica seria ed alta, se necessario anche con il contributo delle tante competenze e professionalità presenti sul territorio, per formulare una proposta condivisa e strutturata che vada nella direzione di procedere per cerchi concentrici con azioni che coinvolgano in primo luogo i soggetti più esposti – i sanitari in forza all’Ospedale e presso le case di cura, i medici di guardia, i medici di base, i pediatri – ed allargarsi via via alle categorie in prima linea– farmacisti, dipendenti degli alimentari e beni di prima necessità ecc.- . E’ una sollecitazionea disegnare un percorso di accompagnamento robusto alla riapertura progressiva ma tutelante dei nostri piccoli paesi. Questa è la rotta per approdare al porto. Chi perde la bussola sarà, purtroppo, incapace di giungervi. Per il Comitato “Uniti per la Val d’Agri” Il presidente Michele Branda

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