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La voce della Politica
| Silvana Arbia si candida alle prossime elezioni Europee |
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25/04/2019 |  Silvana Arbia, già cancelliere della Corte Penale Internazionale, magistrato e attivista in tema di tutela dei diritti umani, ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni Europee nelle fila del Ppe.
“Già da un anno – ci dice Arbia – ho avviato un progetto politico che si chiama SMS, Stato moderno solidale che si riferisce sostanzialmente allo Stato di diritto, alla modernizzazione ed alla solidarietà in un momento di grave crisi istituzionale, economica e morale. Ovviamente non da sola, ma ho pensato fosse opportuno impegnarsi in prima persona mantenendo quale modello di riferimento l’Agenda 2030: che prevede uno sviluppo sostenibile e consente a tutti di vivere in modo dignitoso aiutando chi viva difficoltà che gli impediscono di andare avanti”.
Politiche che, a livello comunitario, secondo Arbia non vengono sempre attuate correttamente. “È vero che l’economia è importante, la crisi risale al 2008 ma il modo di affrontarla ha fallito. Per questo è giusto portare avanti un nuovo modello di sviluppo. Bisogna, ad esempio, pensare di affrontare la formazione tenendo conto dei lavori che, visto l’impiego delle nuove tecnologie, non ci sono più. Questo, onde evitare l’aumento della disoccupazione e quindi della povertà e vulnerabilità di alcune classi sociali”.
Ovviamente non vengono trascurati temi quali i diritti umani o l’immigrazione. “Avendo militato nel campo dei diritti umani – prosegue – ho maturato un’importante esperienza a livello internazionale. I diritti umani non sono immutabili, per cui alcuni possono essere disconosciuti oppure se ne possono aggiungere altri: ovviamente io sono per quest’ultima opzione. Se pensiamo alla problematica della bioetica, con queste tecnologie così avanzate vengono limitate libertà personali che devono essere riconosciute. Penso alla convenzione di Istanbul, che riconosce le violazioni sessuali quali violazioni dei diritti umani. Il riconoscimento è fondamentale in quanto permette di chiederne la tutela di fronte ad organismi sovranazionali, che intervengono quando a livello statale non vengono soddisfatti. È questo il progresso cui dobbiamo tendere”.
Sull’immigrazione Arbia aggiunge. “Sull’immigrazione il problema è globale e razionale. Sul primo punto si pensi al traffico, alla violenze o abusi nei quali essere umani sono trattati come merce. Bisogna intervenire ed evitare situazioni del genere. Il problema è che la politica europea è anche irrazionale. Il trattato di Dublino dovrebbe essere abolito, perché è sbagliato che il primo paese in cui si arrivi si debba occupare di tutte le procedure per la concessione dei benefici. Ecco perché bisogna essere dentro le istituzioni, proprio per cambiare laddove serva. Ovviamente, non si può pensare di cambiare tutto e subito: è necessario affrontare la questione passo dopo passo e non come fosse solo un’emergenza, perché così si favoriscono le strumentalizzazioni”.
“Io, come fa l’Onu, suggerirò di aprire dei punti di informazione nei paesi di origine per informare dei rischi e dei pericoli per chi sceglie di lasciare la propria terra. Se eletta proporrò si aprano uffici in Nigeria, il paese a più alto tasso di emigrazione, piuttosto che in Mali e così via, affinché si capisca cosa potrebbe accadere dall’altra parte del mediterraneo. Inoltre, la razionalizzazione passa anche attraverso l’alleggerimento delle procedure perché tutti chiedono l’asilo anche se non ne hanno diritto e magari non chiedono altre forme di protezione: questo appesantisce le procedure e genera lentezza. Senza dimenticare la necessità di affrontare simili problemi in quanto di mezzo, spesso, ci sono minori. Con tutto quanto questa eventualità comporti”.
Silvana Arbia aveva già partecipato alle ultime Europee nella lista ‘’L’Altra Europa con Tsipras’’; aveva, poi, fondato il movimento SMS (Stato Moderno Solidale) che aveva partecipato alle elezioni Politiche del 4 marzo 2018. Alle ultime Regionali del 24 marzo scorso, dopo aver annunciato la sua candidatura come presidente ma la sua lista non aveva però raccolto il numero necessario di firme, tanto che la stessa Arbia aveva denunciato il presunto irregolare funzionamento di alcuni uffici elettorali comunali che ha impedito la raccolta del numero di sottoscrizioni necessarie per la presentazione delle liste e dei candidati alla carica di presidente e di consigliere.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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