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La voce della Politica
| Luigi Scaglione (Cd) la scelta di Guarino presidente |
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12/10/2018 |  Il segnale di ricerca dell’unità del Centrosinistra che arriva dalla candidatura condivisa del candidato Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, sia di monito a chi pensa di essere forza egemone senza avere la capacità di fare sintesi ed essere momento di equilibrio nel difficile momento politico regionale.
La scelta che i nostri consiglieri comunali, a partire dal segretario provinciale Massimo Macchia, al Capogruppo al Comune di Potenza Pietro Campagna ed altri autorevoli amici, hanno fatto in tempi non sospetti accogliendo l’invito del progetto comune con gli amici di Franco Mollica, e sottoscrivendo la proposta di Guarino Presidente in uno con il cammino intrapreso da altri amici centristi, è stata determinante per far comprendere alle diverse anime del Pd, che questa è la strada da seguire per puntare diritto alle elezioni regionali, con rinnovato entusiasmo ed un programma di ripresa e di investimenti che sia di buon viatico per la Basilicata.
Una strada da tracciare tutti insieme senza fughe in avanti e che, ci pare di leggere, il segretario regionale del Pd Polese, ha ben compreso e messo in pratica anche attraverso una corretta analisi della lettera del Presidente Pittella, a cui riconosciamo il senso ed il rispetto mostrato, anche per le opinioni pregiudiziali che in questi mesi così difficili, sarebbe stato meglio evitare.
Il senso del rapporto tra forze politiche e lo spirito unitario mostrato in questa occasione, al netto della incapacità di fare sintesi tra le mille anime, come il caso alla Provincia di Matera dimostra, deve dunque guidarci evitando le fughe in avanti o ancor più assecondando gli istinti e gli spiriti personalistici che taluni personaggi anche oggi fanno emergere candidandosi a guidare una coalizione dopo aver lavorato contro da un altro versante o puntato alla sua frantumazione o infine assecondato disegni egemonici restando incollati alla poltrona.
Le parole pesano e ce ne ricordiamo bene quando sono state pronunciate con piglio dispotico e dispregiativo.
Infine, un segnale forte per dire alla Basilicata, che c’è una speranza di costruzione solidale che fa giustizia di luoghi comuni e di estremismi ammantati di popolarismo solidale a cui il governissimo prova a dare fiato esasperando gli animi e guardando al passato invece di proiettarsi nel futuro prossimo dove ambiente, lavoro, cultura e turismo siano l’elemento distintivo delle nuove politiche nel Sud e non solo in Basilicata.
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