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Catturato a Genzano di Lucania il 18enne latitante ricercato per rapina, sequestro e porto abusivo di armi

12/11/2025



Per oltre sei mesi è riuscito a sottrarsi alle ricerche delle Forze dell'Ordine sull'intero territorio nazionale, ma la sua clandestinità ha avuto fine a Genzano di Lucania. I Carabinieri della locale Stazione hanno assicurato alla giustizia un diciottenne, colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma per i reati di rapina aggravata in concorso, sequestro di persona e porto abusivo di armi. L'esecuzione del provvedimento restrittivo, disposto nel maggio 2025, è stata ritardata dalla volontaria irreperibilità del soggetto che, per oltre sei mesi, è riuscito a sottrarsi alle Forze dell'Ordine. La cattura è avvenuta durante un mirato servizio di controllo del territorio, predisposto per la prevenzione dei reati predatori, con particolare attenzione alle truffe e alle rapine ai danni delle fasce più fragili della popolazione, in special modo gli anziani. Nel corso di tale attività, l'attenzione dei militari è stata richiamata da un'autovettura il cui conducente, alla vista della pattuglia, ha palesemente tentato la fuga. Bloccato poco dopo, il giovane, sprovvisto di documenti, ha provato sino all’ultimo ad eludere l'identificazione fornendo ai Carabinieri false generalità.


Un escamotage che non ha sortito alcuno dei risultati sperati poiché gli immediati e rigorosi accertamenti hanno tuttavia permesso di risalire alla sua vera identità, confermandolo quale destinatario delle ricerche della Magistratura capitolina.


I fatti contestati risalgono al marzo 2025, quando, in Roma, il diciottenne è ritenuto essere uno degli autori di un'azione criminale complessa e organizzata, tipica del preoccupante fenomeno delle truffe-rapine ai danni di persone anziane, spesso orchestrate da sodalizi criminali su scala nazionale: la vittima fu indotta a consegnare denaro contante e monili, per un valore complessivo stimato tra i 180.000 e i 205.000 euro, a un complice qualificatosi fraudolentemente come appartenente alle Forze dell’Ordine, per poi essere rinchiusa in un soppalco – con la rimozione della scala per impedirne la discesa – e derubata anche di due pistole legalmente detenute dal figlio.


L'identificazione del giovane, basata su riscontri tecnici ed il riconoscimento fotografico da parte della vittima e di testimoni, ha consentito di dare piena e tempestiva esecuzione al provvedimento restrittivo. Al termine delle formalità di rito, l'arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Un risultato operativo di assoluto rilievo, sottolineano i vertici del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, che testimonia quanto il controllo del territorio, la sua conoscenza e la costante presenza su di esso, tipica dell’organizzazione territoriale dell’Arma, rivesta una fondamentale importanza nella quotidiana lotta che le Forze dell’Ordine ingaggiano contro la criminalità a tutela della sicurezza pubblica.




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