Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza hanno arrestato, in flagranza di reato, un 21enne per estorsione in danno di un minore di Potenza di 15 anni. L’ attività sfociata nell’arresto, svolta dai militari coordinati dalla Procura della Repubblica di Potenza, si è sviluppata grazie alla denuncia della parte offesa ed all’elevato senso civico della stessa e dei suoi genitori che hanno, anche, coraggiosamente collaborato alle indagini.
Sulla base degli elementi investigativi raccolti, e fatta salva la presunzione d’innocenza, l’indagato - avvalendosi anche della capacità d’intimidazione derivante dalla differenza di età fra lui e la vittima - aveva iniziato a minacciare il minorenne e a richiedergli somme di denaro via via più rilevanti in cambio della sua “protezione” da presunte aggressioni di giovani presenti sul territorio potentino.
Sulla scorta degli indizi acquisiti, è emerso che in tre mesi il minore le sarebbe stato costretto a versare all’indagato circa 20.000 euro, che, per pagare il prezzo della “protezione” sottraeva (ovviamente in stato di costrizione) dalla cassa dell’azienda paterna.
Il padre, accortosi degli ammanchi di denaro, si è fatto raccontare dal figlio, che ovviamente era inizialmente intimorito, la dinamica dei fatti e la ragione effettiva per cui si era verificata la sottrazione del denaro dalla cassa aziendale. Subito dopo si presentava, unitamente al figlio, alla Guardia di Finanza per sporgere denuncia. Dalla denuncia, era rapidissimo lo svolgimento delle indagini: in soli due giorni si procedeva a preliminare attività di riscontro ed al successivo arresto in flagranza del presunto estorsore che, secondo quanto ricostruito ed accertato a livello di gravità indiziaria, aveva nuovamente avvicinato il minore e tentato di riscuotere una ulteriore rata dell’estorsione. Proprio in questa occasione, la finanza interveniva e arrestava il 21enne.
Nella medesima circostanza è stata, inoltre, sequestrata un’autovettura del valore di circa 15.000 euro, acquistata nella stessa mattinata del 16 sempre dall’indagato, verosimilmente, e sulla base degli elementi allo stato raccolti, con il provento dell’attività estorsiva.