Una ditta individuale e un'azienda societaria operativa nel settore movimento terra, produzione calcestruzzo e bitume, autotrasporto conto terzi e noli, entrambe attive in provincia di Potenza, sono le destinatarie delle informazioni interdittive antimafia adottate oggi dal prefetto Michele Campanaro, con la firma delle quali è stata contestualmente rigettata la richiesta di permanenza delle due imprese nella white list tenuta dalla prefettura, ovvero, nello specifico, l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.
Il prefetto ha emesso i provvedimenti dopo la conclusione di una complessa attività istruttoria supportata dal gruppo investigativo antimafia (Gia) della prefettura, dalla quale sono emersi elementi sintomatici di pericolo di infiltrazione mafiosa, considerati i legami con personaggi di spicco della criminalità organizzata lucana e di quella campana, e con imprese destinatarie di misure amministrative antimafia.
Con le 2 interdittive di oggi salgono a 13 quelle emesse finora nel 2022 dal prefetto Campanaro, convinto che «non meno della legalità repressiva, la prevenzione antimafia è altrettanto di importanza strategica, in quanto diretta alla difesa del fondamentale interesse della salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica», come ha dichiarato dopo la firma.
L'aumento del 40% dei provvedimenti interdittivi rispetto allo stesso periodo del 2021 «è garanzia dell’attenzione massima verso le condizioni di impermeabilità dell’economia lucana sana dai tentativi di infiltrazione mafiosa, su cui la prefettura è quotidianamente impegnata», ha osservato il prefetto, definendo «assolutamente necessario il rafforzamento del sistema prevenzionistico di natura amministrativa, con lo strumento delle informazioni antimafia».