Antonietta Greco, ricercatice 27enne originaria di Roccanova, che si occupa di nanotecnologie, ha ricevuto un riconoscimento durante il PhDay (giorno del dottorato) dello IUSS (Istituto universitario scuola superiore) di Pavia, grazie all’intervento: “Is it possible to be smart without using the brain?”, incentrato su sviluppo e caratterizzazione di sistemi intelligenti - detti nanoparticelle, in quanto nell’ordine della scala nanometrica (1-1000 nm) - che hanno dato vita a nuovi farmaci poiché in grado di veicolare molecole (proteine, acidi nucleici, eccetera) verso specifiche cellule, tessuti oppure organi.
“È un premio che viene conferito ogni anno ai dottorandi e ciascuno di noi ha avuto 5 minuti di tempo a disposizione per esporre, a un pubblico diciamo di profani e non di esperti, il contenuto della propria ricerca. Per cui, considerando una serie di fattori, siamo stati valutati ed io sono stata ritenuta la migliore. Ma era un evento a scopo divulgativo e non di carattere tecnico”.
Laureata nel 2016 in Biotecnologie presso l’Università del Salento, si è poi trasferita a Pavia dove ha conseguito la tesi magistrale in Biotecnologie mediche e farmaceutiche con la tesi ‘CD44 Active Targeting for Cancer Therapy Implemented through Microfluidic Technique’.
Come riportato da ghisleri.it, con il suo studio, mediante saggi biologici in vitro, ha approfondito il comportamento di nanoparticelle polimeriche, a base di acido ialuronico e chitosano, focalizzando l’attenzione sulla loro tossicità, sulla loro internalizzazione cellulare mediata dal recettore CD44 e sulla loro distribuzione intercellulare.
La ricercatrice lucana è al terzo anno di dottorato IUSS in Scienze biomolecolari e Biotecnologie come alunna del Collegio Ca’ della Paglia, il collegio della Fondazione Ghislieri che ospita giovani ricercatori da tutto il mondo, tra cui, lei stessa quale vincitrice di una borsa di studio.
Il suo campo è fondamentale poiché, tra tanto altro, consente di veicolare vaccini anche contro il Covid.
“Questa nuova tecnologia è alla base di diversi farmaci innovativi e speriamo possa rappresentare il futuro dell’innovazione farmaceutica”.
Greco è anche entrata a far parte del programma di mentorship, che la Fondazione Ghislieri ha concordato con ISSNAF (Italian Scientists & Scholars in North America Foundation), che le ha permesso di lavorare a contatto proprio con luminari del campo dell’immunologia.
“Sono molto soddisfatta del mio lavoro - conclude - che mi ha già consentito di fare delle esperienze all’estero. Al momento mi interessa esclusivamente portare a termine il dottorato. Per quanto riguarda il mio futuro, posso dire che non mi sento di escludere nulla. Di sicuro vorrei proseguire a lavorare in questo ambito ma ancora non so se lo farò qui a Pavia, oppure da qualche altra parte”.


Gianfranco Aurilio