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| Pod di Lauria, il sindaco: ‘indignato per la mancanza del pediatra’. L’ASP chiama un professionista |
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22/10/2020 |
|  Attraverso un post pubblicato via social lunedì scorso, il sindaco di Lauria Angelo Lamboglia ha portato all’attenzione un problema non di poco conto, che riguarda l’Ospedale di Lauria.
“Nonostante le interlocuzioni delle scorse settimane – aveva scritto Lamboglia – e le garanzie ricevute in merito al servizio del pediatra presso il POD di Lauria, da oggi non risulta presente nessuna prestazione in tal senso. Data l'importanza di un tale servizio, soprattutto in considerazione della pandemia in atto che rende ancora più vulnerabile il territorio, e tenuto conto della rilevanza di un centro come Lauria, dati i numeri e l'estensione, ho indirizzato una nota al direttore generale dell'ASP affinché si provveda quanto prima al ripristino di un servizio prioritario e necessario per l'intera comunità”.
Lamboglia ha investito della questione il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza Lorenzo Bochicchio e l’Assessore Regionale alla Salute Rocco Leone.
“Sono indignato – ci ha spiegato lo stesso primo cittadino lauriota – perché più di 20 giorni fa, da interlocuzione avute con il sostituto della pediatra che sarebbe dovuta rimanere da noi, avevo capito che potesse andare via e mi ero immediatamente attivato affinché non si arrivasse a questo punto, ovvero che manchi la figura. Considerando che potevamo disporre di un solo pediatra, la mia paura era che, concretamente, potessimo rimanere senza. Ecco perché mi ero mosso per tempo e mi era stato assicurato, da chi di dovere, che non ci sarebbe stata alcuna vacanza, mentre, al contrario, siamo arrivati all’ultimo giorno e, qualsiasi ne sia la motivazione, il pediatra non c’è”.
Il problema sembra proprio quello di sempre, ovvero di medici in graduatoria non inclini a recarsi in determinate aree, soprattutto periferiche, senza che l’ASP disponga di strumenti concreti per impedirlo. Il sindaco ci ha anche detto che l’ASP si è attivata per trovare una soluzione.
“Il direttore generale Lorenzo Bochicchio – ha osservato ancora Lamboglia – mi ha informato che è stata già convocata una Commissione per l’individuazione di un professionista da inviare in sostituzione, e non stiamo parlando di un medico in pensione. Il direttore mi ha anche riferito che coloro che sarebbero scattati in graduatoria non hanno accettato. Nel frattempo stanno rimediando ricorrendo a medici curanti”.
Gianfranco Aurilio
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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