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| Lauria: per protesta stilista taglia abito da sposa da Barbara D’Urso. ‘Noi motore della Basilicata’ |
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25/05/2020 |
|  Quella andata in onda oggi pomeriggio nel corso della trasmissione “Pomeriggio 5” condotta da Barbara D’Urso, è stata una protesta forte e che ha già avuto una vasta eco mediatica.
Ad esternare tutta la sua frustrazione è stata Rosita Carlomagno, nota stilista di Lauria dove è titolare di un atelier, in cui, con una forbice che per lei ha un significato particolare, ha tagliato un abito da sposa in diretta tv.
“Nasco nel 1997 – ci spiega la stilista – in una cantina, sotto casa dei miei genitori, con quella forbice per cucire, che è un’eredità di mio padre, delle spagnolette di filo e un centimetro. Dopodiché, la crescita è stata costante e sono passata ad un laboratorio un poco più grande, dove pagavo un affitto di 100 mila lire, per poi fare tantissimi traslochi fino al 1 dicembre quando ho aperto l’atelier dei miei sogni».
Tutto sembrava andare per il meglio, ma poi è arrivato questo maledetto Covid. “La mia attività, con 400 metri quadri di esposizione, andava bene e avevo 44 matrimoni già chiusi e un futuro roseo davanti a me. Ma, a un certo punto, giustamente è stato chiuso tutto per il Coronavirus ma poi ci siamo sentiti un attimino abbandonati perché se prima lo Stato ha deciso giustamente di chiudere il mio atelier, dopo deve concedermi la possibilità di salvarlo. Ma se si resta digiuni per 3 mesi, come si può sopravvivere?”.
Il lockdown è stato un grosso problema per tutti, ma a maggior ragione per Rosita che aveva appena avviato la sua nuova boutique.
“Mi sono trovata piena di debiti dopo appena 3 mesi dalla riapertura. Ho speso circa 60 mila euro solo per allestire il locale nuovo e la nuova collezione. A poco a poco stavo risalendo la china, ma poi è arrivato lo stop ed è stato chiuso tutto. Ma ciò che mi ha dato più fastidio è stato il tentativo di sminuire il matrimonio facendolo passare come qualcosa di effimero, mentre non è affatto così».
È chiaro il riferimento all’importanza intrinseca del sacramento, oltre a quella economica: con l’indotto e tutto quanto significhi anche in termini occupazionali.
“La cancellazione di un matrimonio – aggiunge la stilista – fa venire meno una serie di investimenti, con ricadute negative anche per ristoranti, gioiellerie, fiorai, musicisti e tanto altro. Arrivo a capire che non possano aiutarci a livello economico, ma chiedo una programmazione che ci consenta di lavorare in modo serio. Alle spose che mi chiamano devo essere messa in condizione di dare delle risposte certe. È stato bloccato il 2020 ma si rischia di bloccare anche il 2021 e io, per l’anno prossimo, ho già completato la collezione che è in arrivo. Si tenga presente che in Basilicata non ci sono fabbriche che riaprono, il motore è spinto da queste piccole realtà. Questo deve essere chiaro”.
Gianfranco Aurilio
Lasiritide.it |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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