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Rotonda, direttore Asp: “Il Poliambulatorio è un presidio strategico’

12/10/2019



Il sindaco di Rotonda Rocco Bruno ha inviato una nota a Lorenzo Bochicchio, direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza, e all’assessore Regionale alla Salute Rocco Leone, per chiedere il ripristino “dei servizi ambulatoriali specialistici, al fine di continuare a garantire e assicurare ai cittadini rotondesi e dell’intera Valle del Mercure l’erogazione, in loco, di servizi sanitari indispensabili”.
Il riferimento del primo cittadino è rivolto a diverse prestazioni specialistiche che da tempo non sono più erogate all’interno del Distretto Sanitario di I° Livello, che ha sede proprio a Rotonda.

Il problema del Poliambulatorio di Rotonda – Rispetto al passato, sono stati soppressi i servizi di: Cardiologia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Gastroenterologia, Endocrinologia, Diabetologia e Psicologia.
Le attività mediche rimaste nel Poliambulatorio sono quelle di Oculistica, Fisiatria e Dermatologia.
“Questi servizi – prosegue la missiva di Bruno – assicuravano una importante risposta ai bisogni sanitari dei cittadini dell’intera Valle del Mercure, con una popolazione complessiva di circa 9 mila abitanti, a cui, con buona frequenza, si aggiungevano cittadini provenienti dai limitrofi Comuni calabresi come Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello e Morano Calabro”.
Il problema, sia in termini di costi che di liste d’attesa, va a riverberarsi soprattutto sugli anziani: in difficoltà anche a raggiungere i plessi di Lauria o Lagonegro e sempre più costretti a ricorrere ai privati.
È chiaro che, di conseguenza, possa esserci un aumento del fenomeno dell’emigrazione sanitaria.
“Ormai da qualche tempo – scrive ancora Bruno – i servizi suindicati sono stati interrotti creando notevoli disagi agli utenti, molto spesso rappresentati da persone anziane, costrette a migrare verso altri presidi sanitari, a volte anche extra-regionali, posti all’interno di un comprensorio montano orograficamente disagevole con un conseguente aggravio di costi”.
“Le liste d’attesa – termina la missiva – per l’effettuazione delle prestazioni sanitarie in argomento, in altri presidi sanitari risultano essere inesistenti e, ove possibile, prevedono prenotazioni con tempi d’attesa molto lunghi (già per l’anno 2020). E, unitamente a questi disagi dovuti all’interruzione dei servizi sanitari specialistici, da diverso tempo non viene disposta la consulenza specialistica per gli assistiti in A.D.I”.
L’ ADI è un insieme di servizi e interventi socio sanitari garantiti al paziente all’interno della sua abitazione. Avviene attraverso prestazioni fornite da professionisti, come: medici, operatori socio sanitari (OSS), fisioterapisti, farmacisti, psicologi e altro.

Il direttore generale dell’Asp – “Stiamo lavorando e ho già detto al sindaco che da parte nostra c’è la massima disponibilità e collaborazione per trovare una soluzione”, ci ha informati il direttore generale dell’Asp Lorenzo Bochiccio.
“Per noi – ha sottolineato Bochicchio – l’Ambulatorio di Rotonda ha un’importanza strategica, in quanto è un presidio di periferia imprescindibile al fine di circoscrivere l’emigrazione sanitaria”.
Il problema concerne la tipologia delle collaborazioni. “La specialistica ambulatoriale viene resa attraverso personale medico in convenzione, solitamente non di ruolo. Questo significa avere la possibilità di trasferirsi verso altra sede con un breve termine di preavviso e l’Azienda Sanitaria non dispone di strumenti giuridici per frapporsi. Per cui, considerando che spesso i medici provengono da fuori Regione, abbandono le attività. Da un po’ di tempo le interruzioni sono in aumento per via di una sproporzione tra disponibilità e necessità di medici. che si incrementa in maniera drammatica. Ci sono sempre meno medici e, per ragioni logistiche, sono sempre meno disponibili a recarsi in determinate aree del territorio. Ed è esattamente quanto successo a Rotonda”.
“Già nel mese di gennaio – evidenzia Bochicchio – ci eravamo attivati, mettendo a bando le ore per reintegrare le specialità. Lo abbiamo rifatto il 30 settembre e stiamo aspettando di ricevere la disponibilità di specialisti per ripristinare tutte le ore. Il problema è che, mai come in questo momento storico, registriamo una carenza di medici: inoltre le Aziende Sanitarie, rispetto a quelle Ospedaliere, risultano meno appetibili proprio per le ragioni logistiche cui ho fatto riferimento; salvo i casi nei quali si abbia la fortuna di intercettare medici che vivano nelle zone dove c’è carenza”.

La posizione del Pd della Valle del Mercure – I circoli del Partito Democratico della Valle del Mercure hanno intenzione di sostenere l’azione di Rocco Bruno, e lo hanno ribadito durante una riunione tenutasi a Rotonda e alla quale hanno partecipato uno dei reggenti della sezione locale Massimo Di Sanzo (l’altro reggente è Alfonso Bonifacio), insieme al presidente Antonio Di Tomaso ed a gran parte del direttivo; con loro, erano presenti anche il sindaco di Castelluccio Superiore Giovanni Ruggiero, e i segretari dem di Castelluccio Inferiore e Viggianello, rispettivamente, Rosy Viceconte e Domenico Lauria.
L’intenzione del Pd, qualora non ci fossero risposte adeguate, è di ricorrere anche alla mobilitazione popolare.
Tra le soluzioni ipotizzate durante l’incontro, anche quella di sottoscrivere convenzioni con l’Azienda Ospedaliera del San Carlo.
Ipotesi, quest’ultima, presa in considerazione dalla stesso direttore generale. “In questo momento – conclude Bochicchio – la strada maestra è la pubblicazione dei bandi, dopodiché siamo aperti ad ogni possibile soluzione perché, ribadisco, cercheremo di fare di tutto affinché il problema possa essere risolto”.


Gianfranco Aurilio
lasiritide.it



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