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Rotonda: La Valle ricorre al Tar per far annullare le elezioni comunali

16/07/2019



Le ultime elezioni comunali di Rotonda si arricchiscono di un nuovo capitolo. Domenico La Valle, candidato sindaco con la lista “Rotonda Domani” e sconfitto da Rocco Bruno per appena 30 voti (1177 voti contro 1147, ma la lista vincente era formata da 12 candidati contro 9), dopo aver raccolto le firme di 154 cittadini iscritti nelle liste elettorali di Rotonda, è ricorso al Tar di Basilicata per ottenere “l’annullamento delle intere operazioni elettorali per l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale di Rotonda, o in subordine delle sezioni numero 1, 2, 3, e 5”, poiché è “sostanzialmente illegittima l’iscrizione di ben 55 cittadini comunitari (tutti originari della Romania) nelle liste elettorali aggiunte”.

Il ricorso – “L’illegittima iscrizione – continua il ricorso – dei suddetti cittadini comunitari (n. 55) nelle liste elettorali del Comune di Rotonda, assume rilevanza decisiva in quanto il sindaco è risultato eletto con una differenza di soli 30 voti”.
L’ingegnere, in particolare, chiede “la nullità dei provvedimenti di attribuzione di residenza di 37 cittadini romeni” che hanno “presentato la domanda nel mese di aprile 2019 (scaglionati tra l’1 e l’11.04.2019)”. Il termine per l’iscrizione nelle liste elettorali aggiunte scadeva il 16 aprile.
“Risulta assolutamente singolare – si legge ancora – che ben 37 (dei suddetti 55) cittadini comunitari, siano stati assunti nel mese di gennaio del 2019 con contratto trimestrale con scadenza 30.04.2019 e dalla medesima ditta boschiva, di famiglia di un candidato delle lista “Uniti per Rotonda” (quella del sindaco, ndr), e la maggior parte siano residenti (formalmente) in immobili di proprietà di familiari dello stesso candidato destinatario di 198 preferenze”.
Sul punto viene anche rilevato che in un unico immobile risultino residenti “27” persone; in un altro “16” e, in un altro ancora, “9”. E, rispetto al primo immobile, si eccepisce che, in quanto “normale appartamento residenziale”, possa “essere occupato da non più di 7 o 8 persone”.
In totale, 43 residenze sono definite “chiaramente fittizie”.
Per i 55 residenti si parla anche “di verbale di revisione dinamica straordinaria delle liste elettorali aggiunte non inviato alla Commissione Elettorale Circondariale”; e di “iscrizione al buio”, per via della “mancata acquisizione preventiva delle certificazioni presso il Casellario Giudiziale e dei nulla-osta presso l’autorità giudiziaria di pubblica sicurezza”, questi ultimi “mai acquisiti”.
Circa i casellari, “lo stesso Responsabile dell’ufficio Elettorale del Comune di Rotonda, su espressa richiesta del ricorrente, ha comunicato – con nota del 5 giugno – che ad oggi l’Ente non ha ricevuto riscontro su quanto trasmesso il 23/04/2019. La suddetta violazione, quindi, è documentalmente provata!”.
La Valle evidenzia anche altro. “Tutte le tempistiche sono assolutamente coincidenti con il periodo elettorale e le sottoscrizioni apposte nelle richieste di residenza e di iscrizione nelle liste elettorali sono vistosamente apocrife, in quanto riconducibili a due o tre mani e non certamente 37”.

L’analisi dell’avvocato – La Valle è assistito dall’avvocato Dario Gioia, con studio a Salerno. “L’elemento principale del ricorso – spiega l’avvocato Gioia – risiede nel mancato invio alla Commissione Elettorale Circondariale del verbale di revisione dinamica straordinaria delle liste elettorali aggiunte per l’iscrizione di questi 55 elettori comunitari che, in considerazione di questo, non avrebbero mai potuto esercitare il diritto di voto in quanto non potevano confluire nelle liste elettorali comunali”.
Questo punto si collega anche ai casellari giudiziali ed ai nulla – osta dell’autorità di pubblica sicurezza, definiti dal legale come il “presupposto per la revisione dinamica”.
“Per cui – riassume Gioia –, mancando questi atti presupposti ed istruttori, non si poteva completare la revisione dinamica che non è stata mai approvata dall’organo superiore elettorale circondariale”.

Le parole di La Valle – “Il ricorso si fonda su una forte volontà popolare – evidenzia Domenico La Valle – non a caso, dopo aver acquisito gli atti e rilevato le illegittimità sulle residenze e sull’iter endoprocedimentale per l’iscrizione nelle liste aggiuntive, abbiamo chiesto alla cittadinanza, con una raccolta firme, se fosse d’accordo o meno a procedere attraverso il ricorso. Per opportunità, essendo stato il candidato sindaco, il ricorso l’ho presentato io ma avrebbe potuto farlo ogni iscritto nelle liste elettorali del Comune di Rotonda”.
“Ci tengo a dire – aggiunge l’ingegnere – che i cittadini hanno anche chiesto di contribuire economicamente alle spese legali, fin pure ad un eventuale pronuncia in appello del Consiglio di Stato. Inoltre, sia chiaro che, qualora il Tar si esprimesse in nostro favore ed a Rotonda fosse inviato il commissario Prefettizio, non ci sarebbe alcun aumento della tassazione ma semplicemente la sostituzione nelle decisioni normalmente di competenza degli organi politici. In una simile circostanza la nomina del commissario non avrebbe alcuna attinenza con ragioni di natura economica o finanziaria”.
“Lo voglio precisare – conclude La Valle – per smentire alcune falsità che circolano in questi giorni. Per cui, ribadisco che qualora i nostri rilievi fossero accolti e si arrivasse all’invio del commissario, non ci sarebbe alcun aumento dei tributi locali”.

Le parole del sindaco – "Siamo tranquilli, sereni e abituati – commenta il sindaco Rocco Bruno – visto che ormai a Rotonda è la terza volta consecutiva che una consiliatura si apre con un ricorso elettorale".
"Andiamo avanti senza alcun tipo di preoccupazione – prosegue il sindaco – continuando a lavorare concretamente per il bene della comunità e nell’interesse di tutti. E l’avvio del mandato di questa nuova Amministrazione ne è la prova".


Gianfranco Aurilio
lasiritide.it



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