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Mister Fortunato torna a Pisticci. 'Ho sposato in pieno il progetto'

23/07/2014



Dopo le vicende societarie che hanno portato alla fusione delle principali associazioni calcistiche del territorio in un’unica squadra capace di rappresentare l’intero Comune di Pisticci nel campionato di Eccellenza, è tempo di capire quali saranno le successive mosse della nuova società per il nuovo progetto sportivo che permetta una stagione tranquilla nel massimo campionato regionale. Lo facciamo con il neo allenatore della compagine pisticcese Giuseppe Fortunato che è stato presentato durante la conferenza stampa del 21 luglio presso la Sala Consiliare di Piazza Umberto I, a Pisticci. La redazione della siritide.it l’ha contattato telefonicamente.
Mister Fortunato ben tornato nel calcio giocato
Sinceramente mi cominciava a mancare il campo. Ho avuto quest’occasione che mi è stata prospettata e, dopo averne discusso con i dirigenti societari, mi sono convinto della bontà del progetto e l’ho sposato a pieno.
Restare un anno fuori dal calcio è stata una tua scelta o non sono arrivate proposte concrete?
All’inizio, dopo che sono andato via dal Real Metapontino,perché i miei programmi non coincidevano con quelli del presidente, ho deciso di guardarmi un attimo intorno e prendermi un periodo di pausa fino a quando non sarebbe arrivato un progetto giusto. Sinceramente, mi è stata fatta qualche proposta ma non ho ritenuto interessante il progetto e quindi ho deciso di restare fermo fino a quando non mi avrebbero proposto quello giusto.

Le tue sensazioni nel ritornare al calcio giocato con le due società unificate che, in passato, ti hanno visto protagonista sia come calciatore e sia come allenatore.
Conoscendo l’ambiente posso dire che è un’unione epocale, nel senso che tutti i risvolti che vanno al di là del calcio, possono essere risvolti campanilistici che sono stati messi da parte per il bene comune. Purtroppo, la situazione economica che si era venuta a creare poco favorevole, ha determinato quest’unione, mettendo da parte ogni sorta di campanilismo, ritrovandosi in questo progetto che non bada soltanto alla prima squadra, ma pone l’attenzione alla maturazione dei giovani calciatori, programmando un settore giovanile che nell’arco di qualche anno possa portare continuità dei giovani locali per l’inserimento in prima squadra.

Tutto questo ha fatto scattare in te la scintilla per abbracciare una nuova sfida?

E’ proprio questo che mi ha fatto decidere. Ho sempre bisogno di nuovi stimoli. Dopo aver vinto un campionato come abbiamo fatto con il Real Metapontino è difficile ritrovare una situazione simile in Basilicata. Il presidente Gioia mi ha convinto prospettandomi in più occasioni questo progetto che sulla carta era realizzabile anche con l’appoggio dell’Amministrazione comunale, perché sono stati promotori e coadiutori dell’incontro tra queste realtà del territorio pisticcese.

Si avvicina la nuova stagione. Quali sono gli obiettivi della neo società e quelli di mister Fortunato?
L’obiettivo della società è quello di fare un campionato importante, perché la piazza non può andare che a testare questo tipo di programma, con tutte le difficoltà che s’incontreranno, perché si riparte da zero senza una base già formata e senza una struttura di squadra, cercando di lavorare al meglio per mettere in piedi un organico che possa essere all’altezza delle attese della società. Per quanto riguarda gli obiettivi miei, mi adopererò a realizzare tutto il progetto che mi hanno prospettato perché sono io l’allenatore. Il mio più grosso piacere sarebbe quello di poter vedere da qui e fino alla seconda parte del campionato, l’inserimento in prima squadra di qualche giovane che sta crescendo e dovrà crescere nel settore giovanile.

Hai già in mente come fare giocare la squadra?

Il modulo da adottare dipende dalla rosa che riusciremo a costruire. Di sicuro la mia squadra avrà la peculiarità di essere una squadra di carattere e che non molla mai, organizzata e che sa stare in campo e fa della disciplina tattica un suo credo.

Ti abbiamo sempre stimato come allenatore e ancora di più come uomo per la tua coerenza nell’esposizione dei tuoi principi. Non pensi che questo abbia danneggiato la tua carriera?

Sicuramente, per tanti presidenti, sono stato un personaggio scomodo. Nella mia carriera sia da calciatore e sia da allenatore, ho sempre ricusato l’accettazione di una determinata situazione senza esserne convinto, perché non fa parte del mio carattere. Molte volte penso che mi abbia danneggiato, però penso che alla lunga questo modo di essere sia apprezzato, perché poi alla fine sono fatto così e il porsi con sincerità e tranquillità, senza scheletri nell’armadio, penso sia la cosa migliore.
Avete già programmato l’inizio di questa nuova stagione?

Con ogni probabilità inizieremo il 4 agosto. Oggi e venerdì faremo due stage per provare i giovani calciatori nell’hinterland di Pisticci, Marconia e del metapontino, per vedere se c’è qualche ragazzo che può fare al caso nostro.

Vincenzo Terracina


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