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| Karate: Open di Parigi, Terriana si ferma davanti a Alexandra Ferracci |
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11/01/2014
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|  A Parigi,nel Palazzetto Sportivo dedicato a Pierre De Cobertin, dove si è tenuta la prima gara dell’anno 2014 relativa alla “ Karate 1”, è stata proprio un’Atleta della Nazionale francese seniores, Alexandra Ferracci , nota per i suoi Titoli Europei e mondiali a fermare per 3-2 la nostra altrettanto brava Atleta italiana Terryana D’Onofrio, che come si sa, dopo i recenti trionfi ai Campionati dl Mondo in Spagna, ha ripreso il nuovo circuito del Ranking Mondiale dell’anno.
La gara decisamente prevedibile in termini di difficoltà, disputata nella Categoria Senior, tra oltre 1000 Atleti migliori al mondo, è stata condotta egregiamente dalla D’Onofrio, che anche in questa circostanza, ha manifestato correttamente sia l’impostazione tecnica che l’ esplosività atletica, mantenendo una salda concentrazione fino al saluto finale.
Giunta sul tatami, ha presentato un Kata importante che però, questa volta, quasi inspiegabilmente, non le ha consentito di procedere nelle sfide, per una lievissima differenza sentenziata dagli arbitri.
Soddisfatta comunque della sua prestazione , Terryana ha accettato con enorme sportività il risultato, riconoscendo, da brava Atleta, il valore anche di questa esperienza, che di certo fortifica l’impegno per le prossime gare ed insegna a maturare la gestione anche di queste piccole delusioni.
Pronta a ripartire a distanza di appena tre giorni dal suo rientro, La D’Onofrio sarà ancora protagonista di realtà competitive internazionali a Samobor in Croazia, dove Domenica 19 Gennaio difenderà i colori Azzurri, precedute da un Seminario della Nazionale Italiana Giovanile a Lignano Sabbiadoro, a partire da Mercoledi 15.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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