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Miola vince il XXII giro podistico tursitano |
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30/07/2013
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| Si è svolto a tursi il 22° giro podistico tursitano. La calura estiva l'ha fatta da padrona mettendo a dura prova la resistenza fisica e mentale di tutti i runners presenti. Record di presenze con 169 gli atleti giunti al traguardo tra cui 18 donne. I primi 3 classificati sono:
1° Miola Giovanni col tempo di 33:13 - Marathon Club Statte si è aggiudicato il IX Trofeo Avis.
2°Moliterni Giuseppe - Gravina Festina Lente, 3°Bruno Marco – Atl. CorrerePollino, il più giovane dei partecipanti- 1995.
Tra le donne 1° a tagliare il traguardo Dammicco Adriana 33:47 – Cus Bari
2° Perretti Margherita – Podistica Amatori Potenza, 3° Zizzamia Giovanna – Podistica Ferrandina
Il III Memorial Vito Gravino è stato assegnato al 1° classificato della Catgoria Tm Lufrano Francesco – Atl CorrerePollino come pure la coppa Avis. Il più anziano dei partecipanti Di Cunto Angelo Raffaele -1937-dell'Atl. Amatori Lauria con il tempo di 54:00. Sul Primo gradino degli MM40 è salito l'inossidabile atleta tursitano Pino Francolino 34:29, seguito da Antonio Imperatore della Podistica Ferrandina e da Cozzi Antonio del Club Atletico Lauria. La prima lucana giunta all’arrivo è stata Brienza Teresa della Bramea Vultur Runners. 39 le società presenti di cui 16 provenienti da fuori Regione. L'associazione Lucani Free Runners è stata la più numerosa con 29 atleti giunti al traguardo.
Nonostante la temperatura elevata tutti gli atleti sono stati contenti di aver partecipato a questa classica del podismo lucano apprezzando molto il servizio docce finale oltre alla doccia sul percorso che ha lievemente mitigato il clima. Come sempre il ristoro finale è stato a base di frutta e crostate. Tutte le associazioni aderenti alla rete “RETURS”, insieme alla Polizia Locale ed all'Arma dei Carabinieri hanno permesso lo svolgimento della manifestazione nella massima sicurezza.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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